Luglio sembra essere il mese più a rischio, ed ovviamente il week.end il momento peggiore. Stiamo parlando degli incidenti stradali, ai quali stamane lIstat ha dedicato un dettagliato ed interessante focus. Intanto, fra le disgrazie censite, emerge un dato positivo: gli incidenti sono aumentati ma, fortunatamente, è sceso il numero delle vittime. Prendendo a campione il 2016 (che seguiva il nafasto 2015), lIstituto di Ricerca ha rilevato che nel Paese sono stati registrati 175.791 incidenti stradali – con lesioni – che hanno causato 3.283 vittime (morti calcolate entro il 30° giorno) e 249.175 feriti. Disegnando poi lidentikit delle vittime della strada, emerge che sono in aumento i ciclisti (275, +9,6%) e gli scooteristi (116, +10,5%) mentre, di contro, rimane stabile il numero di vittime tra gli automobilisti (1.470, +0,1%). Calano invece i motociclisti (657, -15,0%), ed i pedoni (570, -5,3%). Salgono invece i feriti gravi che, rispetto ai 16mila del 2015, lo scorso anno sono stati invece 17mila, così come si allarga la forbice tra feriti gravi e decessi, rispetto al 4,7 dellanno prima, salito a 5,2. L’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza, l’uso del cellulare alla guida, distrazioni, mancato rispetto della precedenza, e la velocità elevata, costituiscono da soli ben il 41,5% degli incidenti sulle nostre strade, per lo più con conseguenze gravissime. La fascia di età più a rischio (aggiunge lAci), è ovviamente quella dei giovani tra 20 ed i 24 anni, così come i bambini, in crescita fra le vittime della strada. Come dicevamo, si apprende ancora dai dati forniti allIstat dallAci, luglio risulta essere il mese più pericoloso a causa del numero di sinistri registrati in ogni ambito stradale: 16.981, con 367 morti.
M.