Dove sarebbe la Roma in classifica con De Rossi in panchina dalla prima giornata di campionato? La domanda sorge spontanea dopo la sesta vittoria in campionato su sette gare (e la sconfitta con l’Inter ancora brucia), la qualificazione agli ottavi di Europa League e numeri da record (20 goal nelle ultime 7 partite e terza vittoria consecutiva in trasferta). Gioco, una condizione psicofisica eccezionale, un gruppo unito e ritrovato (basta vedere la partecipazione e la gioia ai goal di chi siede in panchina), una rosa extralarge e la sensazione che il meglio debba ancora venire.
Anche a Monza, contro una squadra imbattuta da 5 gare e che gioca un ottimo calcio, la squadra di De Rossi ha azzannato la partita. Il ritorno della difesa a quattro (ma poi nella ripresa l’allenatore ha optato giustamente per il ritorno a tre a testimonianza di una duttilità tattica avvero invidiabile), la difesa alta, il pressing costante in fase avanzata, un Dybala mai così tonico e capace di sostenere tre gare di fila senza accusare infortuni e un Lukaku affamato e tornato al centro dell’attacco per il meritato vantaggio al 38’ di un Pellegrini ancora decisivo.
Poi, nel giro di quattro minuto, il raddoppio del bomber belga a mettere in ghiaccio, e da grande squadra, la partita. Prima un goal annullato a Cristante, parate decisive di Di Gregorio e un paio di belle occasioni anche per gli uomini di Palladino (palo di Djuric su colpo di testa) ma la certezza che la Roma avrebbe vinto la gara. Grazie ad un atteggiamento spigliato e di una mentalità vincente che proietta momentaneamente la squadra di De Rossi al quinto posto in attesa dello scontro diretto Atalanta – Bologna. Ripresa con qualche affanno in più dal punto del gioco, col Monza che si riversava nella metà campo giallorossa creando qualche scompiglio in area e la punizione gioiello di Dybala al 63’ a suggellare con la firma del campione la definitiva supremazia romanista.
Tifosi in delirio, cori per De Rossi e spazio alle sostituzioni in vista dell’andata degli ottavi col Brighton giovedì prossimo all’Olimpico. Niente affatto appagati, gli uomini di De Rossi continuano a correre e a rincorrere gli avversari dando l’idea di divertirsi. Con gli schemi e la fantasia al potere, De Rossi mette tutta la rosa nelle condizioni migliori per rendere al meglio. Giocatori impiegati nei propri ruoli, nessuna vittima sacrificale e una partecipazione collettiva che ricorda quella del primo anno di Rudi Garcia.
In silenzio, col lavoro e senza proclami è nata una grande Roma, tra lo scetticismo generale e i vedovi inconsolabili del vate Mourinho. Sostanza più che effetti speciali, risultati più che inutili proteste.
Le pagelle di Monza – Roma 1-4
Svilar 6,5, Kristensen sv (dal 26’ Celik 6,5), Ndika 6,5, Mancini 6,5 (dal 77’ Hujsen sv), Angelino 6 (dal 59’ Smalling 6,5), Paredes 7, Cristante 6, Pellegrini 7 (dal 59’ Bove 6), El Shaaeawy 6, Lukaku 7, Dybala 7 (dal 77’ Baldanzi sv).
All. De Rossi 8
Claudio Fontanini