“Questo pomeriggio alle ore 15.30 saremo in presidio sotto la Prefettura di Roma, insieme a tanti e tante, per chiedere la chiusura del CPR di Ponte Galeria che è un luogo inumano dove si muore.
La notizia del suicidio del giovane Osumane Sylla, ci dimostra che ancora oggi i migranti sono trattati in maniera inumana. E aver protratto a 18 mesi quella che di fatto è una vera e propria ‘detenzione’ è stata un’azione disumana che questo Governo ha voluto attuare contro le più elementari norme del diritto internazionale.
Per questo, con convinzione e determinazione, abbiamo anche condiviso e firmato la mozione della maggioranza in cui, oltre alla chiusura del Centro di Permanenza per i Rimpatri, si chiede al Sindaco e alla Giunta di avviare una interlocuzione immediata con il Governo e la Prefettura di Roma per attivare ogni servizio utile a garantire i più elementari diritti delle persone presenti nella struttura e condizioni di vita dignitose.
Si chiede inoltre al Garante delle persone private della libertà personale di monitorare le condizioni e di relazionare nelle commissioni competenti. Spiace non aver trovato la convergenza di tutte le forze politiche nel corso della seduta assembleare di ieri per la discussione della mozione. Ci auguriamo che già nella seduta in programma domani l’atto possa arrivare in Aula ed essere votato.
Anche nei Municipi lavoriamo per depositare mozioni per richiedere la chiusura di questi luoghi disumani, a partire dall’XI, che è il territorio dove insiste il CPR, grazie al lavoro della consigliera Daniela Marianello”.
Così in una nota i consiglieri dell’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra Ferdinando Bonessio, Michela Cicculli, Alessandro Luparelli.
Max