“Siamo orgogliosi di essere al servizio della comunità dei pazienti con terapie allavanguardia, frutto di un impegno in Ricerca e Sviluppo che dà linfa a oltre 40 programmi concentrati soprattutto nellarea delle malattie rare. Lo siamo ancora di più, come italiani, nell’esibire una produzione manifatturiera di eccellenza e in espansione, riconosciuta in Italia e nel resto del mondo. I siti produttivi di Rieti e Pisa rappresentano il fiore allocchiello del network produttivo di Shire”. Con queste parole il General Manager di Shire Italia e Grecia, Francesco Scopesi, riassume la soddisfazione per i brillanti risultati della multinazionale farmaceutica che si propone di incentivare anche l’occupazione locale grazie al varo di una nuova linea produttiva e importanti investimenti. E stamane alla ’Shire’ di Rieti, ha fatto visita il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, che incontrando i vertici italiani della multinazionale ha ringraziato per gli investimeni sul territorio. Nell’occasione la Shire ha anche annunciato che è stato approvato un “importante progetto di espansione che permetterà di attivare nello stabilimento di Rieti la fase principale della produzione a livello globale di un farmaco, oggi effettuata da un terzista in un Paese estero”. Il farmaco in questione è rivolto alla cura dellangioedema ereditario, una rara malattia rara genetica che ogni anno colpisce almeno 1.200 persone. Nel dettaglio il progetto, articolato nel corso dei prossimi quattro anni, prevede investimenti per oltre 30 milioni di euro a seguito dei quali, entro il 2020, porterà a un importante ampliamento della capacità produttiva della Shire rispetto ad oggi. Va da sé che a tale crescita corrisponderà anche un significativo aumento della forza lavoro, dopo il 2020, stimata almeno in un incremento di cento unità.
M.