“Non ci risulta di conoscerlo. Stiamo parlando di una comunità che conta 25mila persone circa, poi d’altra parte non tutti frequentano le sale di preghiera”. Appare confuso e sconcertato Yassine Lafram, coordinatore della Comunità islamica di Bologna, ed anche segretario dell’Ucoii. Da stamattina infatti i media hanno concentrato le loro attenzioni sulla sua comunità: tutti vogliono notizie su Youssef Zaghba. Un nome che qui non dice nulla, ma che gli inquirenti londinesi hanno purtroppo invece fin troppo chiaro: èil terzo attentatore diLondra. E la notizia del giorno è che questo giovane radicalizzato aveva il passaporto italiano, in quanto di padre marocchino e di madre italiana. Questultima, tale Valeria, secondo alcuni voci girate stamani, vivrebbe proprio a Bologna. “Se ho capito bene non viveva qui. Essendo così giovane bisogna capire da quanto aveva iniziato ad approfondire il discorso religioso”, ha tenuto a precisare ancora il coordinatore della Comunità islamica bolognese. Qualcuno sostiene invece che la signora Valeria potrebbe trovarsi in Marocco, a Casablanca.
M.