Fra le tante, per numero, quella cinese è sicuramente tra le più diffuse nel nostro Paese. Premesse le virtù che la caratterizzano (educazione, discrezione, e laltissimo senso per il lavoro), pesa però nel settore della socialità levidente chiusura che fa di una comunità estesa, una sorta di limbo a se stante. Ed in un momento di così enorme crescita economica, con continue operazioni immobiliari spesso clamorose – che tradiscono diponibilità e risorse infinite, è evidentemente giunto il momento di far passare sotto la lente anche questo mondo. Così da oggi nelle nostr strade prendono il via pattugliamenti congiunti, tra le nostre forze di polizia e quella polizia cinese. A seguito di una sorta di interscambio, che lo scorso mese ha visto in servizio a Pechino e Shangai uomini di polizia e carabinieri a Pechino, fino al 24 giugno sarà la volta di agenti cinesi a presidiare città italiane come Roma, Firenze, Napoli e Milano. Il progetto è stato presentato oggi nella Capitale, in Piazza di Spagna, alla presenza di numerose personalità appartenenti alle forze dellordine, e dellAmbasciatore della Repubblica Popolare Cinese a Roma, Ruiyu Li, a capo di una delegazione cinese della Cooperazione internazionale. In uniforme, ma disarmati come è stato per i nostri in Cina gli agenti gialli, affiancati dal personale delle nostro forze di polizia, collaboreranno nelle ordinarie attività istituzionali, volte alcontrollo del territorio,e alla tutela della sicurezza pubblica. In particolar modo, oltre che a controllare anche le attività cinesi in Italia, assisteranno i turisti cinesi nei rapporti con le autorità locali e con le rappresentanze diplomatiche e consolari. Un interessante forma i cooperazione che avvicina ancora di più due paesi che tendono ad avviare per il futuro una sempre più una forte collaborazione economica.
M.