BRUXELLES – IL MERCATO DIVIDE UE E CINA, UNITI PERÒ NELL’AFFERMARE CHE ‘SULL’ACCORDO DI PARIGI NESSUNA MARCIA INDIETRO’. TRUMP: ‘CONTINUEREMO A PROTEGGERE L’AMBIENTE’

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    Stamane a Bruxelles è andato in scena l’Eu-China Investment Summit e, inevitabilmente si è anche parlato dell’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Ne ha parlato soprattutto Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, che ha esordito spiegando: “La Cina e l’Ue sono allineate nel bisogno di soluzioni internazionali, che in nessun campo sono più importanti che nella transizione verso l’energia pulita e nella piena implementazione, senza sfumature, dell’accordo di Parigi. La nostra leadership congiunta – ha aggiunto Juncker – fornisce agli investitori e ai ricercatori le certezze di cui hanno bisogno per creare un’economia a basse emissioni. E manda un messaggio al mondo intero, che non ci sono marce indietro nella transizione energetica, non ci sono arretramenti sull’accordo di Parigi”. Dal canto suo, pur non rinnegando quanto deciso in merito all’uscita dall’accordo di Parigi, dagli usa il presidente americano ha comunque tenuto a ‘rassicurare’ affermando che “L’America rimane impegnata nell’alleanza Transatlantica e nello sforzo di proteggere l’ambiente”. Concetti che poi Trump ha ribadito telefonicamente con Angela Merkel, Emmanuel Macron, Theresa May ed il premier canadese Justin Trudeau, ai quali, ha riferito, per “spiegare personalmente la sua decisione di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi”. Come hanno poi riferito i media americani, nel corso dei vari colloqui telefonici, il Tycoon ha “ringraziato per le discussioni franche e sostanziali avute su questa questione”, rivendicando inoltre che “gli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump saranno il Paese più pulito e pro ambiente della Terra”. Tornando infine al summit che ha avuto luogo a Bruxelles, nota dolente però di questo conviviale summit, le differenti ‘convergenze di idee’  sul commercio tra Europa e Cina, che hanno addirittura fatto saltare la dichiarazione congiunta attesa al termine dei colloqui, tra i due presidenti Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, e il premier cinese Li Keqiang.

    M.