Tanto ha fatto che alla fine ha seguito i suoi dettami, espressi già nei giorni scorsi, ed anticipati non senza disappunto – dai parte media americani: il presidente Trump ha annunciato ilritiro del suo paese dall’Accordo di Parigi sul clima. “E’svantaggioso per gli Usa”, ha affermato il Tycoon, in quanto l’accordo, inciderebbe sull’economia a stelle e strisce tagliando, entro il 2025, qualcosa come 2,7 milioni di posti di lavoro, oltre a migliaia di miliardi di dollari di Pil, a causa del forte calo della produzione industriale che ne deriverebbe. E dunque, alla luce di tutto ciò, ha sottolineato il presidente Usa, “E’ mio dovere proteggere gli interessi degli americani e degli Stati Uniti”. Ad ogni modo, ha poi aggiunto il capo della Casa Bianca, pur uscendo dall’accordo sul clima gli americani”inizieranno a negoziare e vedremo se potremo concludere un accordo equo. Con la mia amministrazione – ha aggiunto -gli Stati Uniti continueranno ad essere il Paese più pulito e più attento all’ambiente del mondo, ma non faremo chiudere le nostre aziende e non perderemo posti di lavoro”. Il primo a commentare negativamente questa decisione è stato proprio Barak Obama, che aveva fatto dellimpegno ambientalista (fu proprio lui fu uno degli artefici dell’accordo), il fiore allocchiello della sua amministrazione: “Trump rifiuta il futuro o meglio, gli Stati Uniti di Donald Trump, con l’uscita dall’Accordo di Parigi sul clima, rifiutano il futuro”. Laconico anche il commento espresso da Arias Cañete Miguel, Commissario Ue per il clima e l’energia, Oggi è un giorno triste per la comunità globale ha affermato – un partner fondamentale si tira indietro dalla lotta al cambiamento climatico. La Ue deplora fortemente la decisione unilaterale di Trump”.
M.