Mosca sta assiduamente corteggiando l’Italia, Paese che una volta aveva il più forte Partito comunista fuori dal blocco sovietico e che molti analisti considerano il ventre molle dell’Unione Europea”. A seguito della svogliata presenza al G7 di Taormina, passando fugacemente per la Capitale, l’amministrazione Trump potrebbe tornare alla nuova, normale disattenzione nei confronti dell’Italia, rischiando così che tale vuoto venga lasciato alla Russia. A raccogliere dubbi e timori dei funzionari americani ma anche europei è il “New York Times” che, in un approfondito articolo denuncia la sufficienza con la quale il nuovo presidente Usa si dedica ai rapporti con i partner storici, quale appunto lItalia. Ad esempio, nellarticolo viene sottolineato che, ad oggi, Trump non ha ancora nominato un ambasciatore in Italia, “rinunciando ad un campo di gioco geopolitico che sta sfruttando” invece l’ambasciatore russo, Sergei Razov. “La sua diplomazia energica – scrive il giornale, preannunciando “un suntuoso banchetto” nella residenza di Villa Abamelek il mese prossimo in occasione della Festa nazionale russa – come buona parte della costruzione delle relazioni con la Russia avviene alla luce del sole, ma c’è il timore tra funzionari italiani, europei ed americani che Mosca stia anche usando lo stesso genere di influenza dietro le quinte e confusione sui media impiegati negli Stati Uniti e altrove percreare un’inclinazione italiana a favore della Russia”. Un campanello dallarme che la nuova amministrazione non può certo ignorare
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