“Il calendario è stato rispettato. C’è l’impegno a considerare i tempi contingentati, cercheremo di fare una legge elettorale con tutte le forze politiche che ci vogliono stare, mi sembra che ci siano i presupposti”. Così Ettore Rosato, capogruppo del Pd, commentando la decisione della Conferenza dei capigruppo della Camera, che hanno fissato il calendario per l’esame della legge elettorale, che arriverà alla Camera il prossimo 5 giugno. Si tratta di sette giorni in più, che torneranno utili per discutere e confrontarsi in commissione, tra tutti i Gruppi, compatti poi per approvare il testo entro giugno. Una decisione salutata dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che ha tenuto a ringraziare tutte le forze politiche per la disponibilità manifestata a trovare una soluzione che consentisse un’adeguata discussione ma evitasse anche una dilatazione dei tempi. Una notizia condivisa positivamente anche dal capogruppo di Forza Italia: “Un buon passo in avanti ha commentato Renato Brunetta – per avere una buona legge elettorale nel più breve tempo possibile”. Per Giulio Marcon, di Sinistra Italiana: “Abbiamo evitato un diktat, il Parlamento avrà tutto il tempo per discutere un testo”. Daccordo anche Maurizio Lupi, di Alternativa Popolare: “Mi sembra che il buon senso sia prevalso”. Il capogruppo del Misto, Pino Pisicchio, parla di “Una buona prova della politica”. Secondo invece Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia), un’accelerazione avrebbe un senso solo se governo e maggioranza manifestassero esplicitamente la volontà di votare in autunno.
M.