(Adnkronos) – La favola di Luke Littler finisce, il 16enne perde la finale dei Mondiali di freccette contro Luke Humphries, che trionfa per 7-4 nella bolgia dell’Alexandra Palace di Londra. Littler deve accontentarsi del secondo posto, ma rimane il volto dei Championships ed è ormai uno dei simboli del magico mondo dei ‘darts’, che fa impazzire il Regno Unito e non solo.
Il ragazzino inglese, che compirà 17 anni tra un paio di settimane e a onor del vero appare molto più ‘vecchio’ rispetto all’età, va vicino a riscrivere la storia della competizione e a diventare il più giovane campione nella storia del World Darts Championship. Il sogno di Luke the Nuke – la bomba atomica – sfuma in estremis e il primato iridato di precocità rimane all’olandese Michael van Gerwen, campione del mondo nel 2014 a 24 anni. Littler, arrivato al torneo iridato come numero 164 del ranking della Professional Darts Association, si consola con un salto in classifica – tra i primi 32 del ranking – e con un assegno da 200mila sterline. Avesse vinto, avrebbe mezzo milione di sterline, circa 580.000 euro.
Il ragazzino, anche senza titolo mondiale, si conferma un predestinato. Nel Regno Unito è un idolo, al pari dei calciatori della Premier League, e la sua vita non ha più segreti. Figlio di un tassista e di una commessa, ha cominciato a prendere confidenza con i bersagli all’età di 18 mesi: non lanciava freccette, per la verità, ma oggetti contro una lavagna magnetica. Già in quei momenti, narra la leggenda, si capiva che il fanciullo avesse qualità particolari. A 4 anni i primi lanci, anche se da distanza ridotta. All’età di 7-8 anni, invece, ha iniziato a fare sul serio. A 12 anni partecipava a competizioni giovanili con avversari più anziani. Un copione destinato a diventare abituale, come conferma lo show di questi giorni. Nel torneo mondiale ha eliminato big del circuito con la freddezza del veterano. Negli ottavi ha sconfitto Raymond van Barneweld, leggenda dei darts con 5 Mondiali in bacheca. Nei quarti ha avuto la meglio sul nordirlandese Brendan Dolan. In semifinale, l’exploit contro Rob Cross, world champion nel 2018. In finale, è mancato solo l’ultimo capolavoro.