Home CRONACA “Buongiorno Guardia di Finanza”, il blitz mentre vende in diretta abiti contraffatti

“Buongiorno Guardia di Finanza”, il blitz mentre vende in diretta abiti contraffatti

“Ultimo prezzo, non ve lo fate scappare”. L’invito a piena voce di una venditrice che però durante la diretta streaming si è trovata davanti i finanzieri: “buongiorno Guardia di Finanza”. Alla donna non è restato che chiudere il collegamento video e dar retta alle forze dell’ordine.

“Buongiorno Guardia di Finanza”, il blitz mentre vendeva in diretta abiti contraffatti

I Finanzieri del Gruppo di Siracusa infatti nel corso del monitoraggio dei social network e delle piattaforme digitali di vendita online, avevano individuato due persone residenti in città che, in diretta su Internet, pubblicizzavano e distribuivano capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato.

Dalla merce falsa ai mercatini telematici: le indagini

In un’epoca dove i social la fanno da padrone, le Fiamme Gialle hanno dovuto adottare un approccio d’indagine differente e così, partendo dalla tradizionale esposizione della merce falsa lungo le strade, si è giunti a identificare due persone che tra le tranquille e apparentemente sicure mura domestiche realizzavano dei veri e propri mercatini telematici.

Durante le dirette i venditori mostravano un ampio campionario di abiti di note case di moda italiane ed estere, prendevano gli ordini dei clienti e, pur di aumentare le condivisioni dei post, pianificavano un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più attivi la vincita di giubbotti e scarpe.

I finanzieri tra i “follower” delle televendite

Questa volta, però, tra i followers c’erano anche i Finanzieri di Siracusa che, ottenuto l’apposito decreto dalla Procura della Repubblica e atteso l’inizio della “diretta” giornaliera, hanno bussato alle porte dei soggetti coinvolti i quali, con stupore e grande imbarazzo per essere stati colti in flagranza di reato, hanno immediatamente interrotto il collegamento tra l’incredulità degli acquirenti che assistevano all’evento streaming, nei cui riguardi saranno comunque effettuati i dovuti accertamenti.

Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti con la contestuale denuncia dei responsabili per violazione delle norme che tutelano il marchio d’impresa.