“Non mi sembra che al tavolo tra governo e sindacati sulle pensioni si stia parlando tanto di giovani e se lo fanno il discorso non va nella loro direzione: prima hanno fatto la quattordicesima, aumentando il fardello del debito sulle generazioni future e ora si parla di minimi pensionistici per i giovani. Ma chi paga?”. Tito Boeri mostra di avere le idee chiare rispetto alla proposta di una pensione minima per i giovani, e tiene a ribadire: “Non va nella loro direzione”. Intervenendo al convegno sul welfare dei millennials, ritiene invece che sia di gran lunga meglio incentivare loccupazione con “interventi strutturali come la fiscalizzazione dei contributi sociali. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. Abbiamo preparato tutto compresi gli applicativi e il simulatore ma fino a quando non ci sarà un Dpcm non possiamo operare”, spiega poi a proposito dellimminente anticipo pensionistico che, secondo la legge, dovrebbe entrare in vigore il primo maggio prossimo ma i cui decreti attuativi ancora non hanno visto la luce: “I decreti sull’Ape quindi dovrebbero arrivare ma fino a che non ci sarà una legge non possiamo intervenire”.
M.