Momenti di paura ieri sera a Napoli per il popolare inviato di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti che stava realizzando un’inchiesta sullo spaccio al Parco Topolino, nel quartiere Ponticelli zona est della città.
Striscia la Notizia, Brumotti aggredito a Napoli durante un’inchiesta sullo spaccio
Brumotti è stato protagonista di una violenta aggressione durante la realizzazione del servizio, che andrà in onda nei prossimi giorni a Striscia la notizia. E’ dovuto scappare e trovare riparo in un sottoscala per poi essere messo in salvo dai carabinieri intervenuti in soccorso. A rendere noto quanto accaduto il noto programma satirico di Canale 5.
“Ho rischiato il linciaggio, in salvo grazie ai carabinieri”
“Eravamo lì per documentare lo spaccio, – racconta Brumotti – poco distante da dove due mesi fa abbiamo denunciato l’altare votivo che celebrava la criminalità, rimosso grazie a Striscia. Io e la mia troupe non facciamo in tempo a prendere le telecamere, quando scoppia un’insurrezione generale contro di noi”.
“Ho rischiato il linciaggio. Mi sono dovuto nascondere in un sottoscala e sono riuscito a salvarmi solo grazie all’intervento dei Carabinieri, che mi hanno fatto da scudo e scortato in auto”, conclude l’inviato.
La solidarietà della presidente della commissione di vigilanza Rai
Sull’episodio è intervenuta la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia che esprime “solidarietà e vicinanza” a Vittorio Brumotti.
“È già intollerabile – dichiara Floridia – che nel nostro Paese vi siano vere e proprie zone franche, in balia di spacciatori e criminali, che Brumotti riesce a documentare squarciando il velo sul disagio enorme che vivono i cittadini in quelle aree. Il fatto che si arrivi a rischiare addirittura il linciaggio come è successo a lui aggiunge ulteriore gravità”.
“Auspico che i responsabili possano essere identificati e rispondere delle proprie azioni al più presto. Così come auspico che questo grave episodio non impedisca a Brumotti di proseguire il suo importante lavoro per fare luce sulle marginalità, sul crimine e sul degrado delle nostre città” conclude la presidente della commissione di vigilanza Rai.