(Adnkronos) – Le presidenziali Usa del 2024 sono ufficialmente diventate la rivincita di un duello tra due anziani candidati, che molti americani, anche dei loro stessi partiti, vorrebbero non vedere più in campo. “Se non ci fosse stato Trump, non sono sicuro che mi sarei ricandidato, ma non possiamo farlo vincere”, ha ammesso la notte scorsa, parlando durante una raccolta di fondi a Boston, Joe Biden, confermando la convinzione di essere solo lui, in barba ai sondaggi che al momento lo danno perdente, in grado di fermare il tycoon, come effettivamente ha fatto nel 2020.
Le parole del presidente, che appaiono come la più cruda spiegazione fornita finora della decisione di ricandidarsi a 81 anni, sembra che abbiano colto di sorpresa anche consiglieri e staff della Casa Bianca. “Oddio”, avrebbe detto uno di loro secondo quanto rileva la Cnn, quando gli è stata riferita la frase.
Tanto che è subito partita l’operazione di ‘spinning’ tesa a minimizzare la frase di Biden, ricollegandola a dichiarazioni simili fatte nel 2020 dal presidente sulle ragioni della sua discesa in campo contro la minaccia di Trump. “Il presidente Biden ha detto nel 2020 che si candidava per ristabilire l’anima della nazione, ha battuto Trump una volta e lo farà di nuovo”, ha detto alla Cnn Chris Coons, il senatore grande amico di Biden che è il presidente della campagna per la rielezione.
Così alle successive domande dei giornalisti, che avevano letto nelle sue parole una prima apertura all’idea di un possibile ritiro, Biden ha corretto un po’ il tiro: “Guardate, lui si candida e io devo farlo”. E a chi gli chiedeva se fosse disposto a ritirarsi nel caso di un’uscita di scena di Trump ha esplicitamente risposto: “No, ora no”.
E mentre il presidente da Boston lanciava l’allarme sul rischio per la democrazia in caso di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, dall’Iowa l’ex presidente faceva capire quale sarà l’argomento martellante che userà durante il nuovo duello. “Personalmente non penso che ce la possa fare fisicamente, mentalmente direi che sta messo egualmente male, e forse peggio”, ha detto riferendosi all’età del democratico.
La battuta sotto accusa è stata fatta da Biden durante il terzo evento a cui ha partecipato ieri a Boston, con altri sette in programma da oggi a lunedì in una tabella di marcia che deve essere necessariamente serrata, e quindi estenuante, per raggiungere un duplice obiettivo: raccogliere almeno un miliardo di dollari e convincere gli americani, la stessa base democratica, che al momento appare scettica riguardo alla candidatura di Biden, principalmente per la sua età.
Per sdrammatizzare la cosa, ieri Biden ha fatto una battuta, ricordando che nel 2020 ha ottenuto 81 milioni di voti: “Quasi come l’età di qualcuno, è come fare due volte 40 anni”. Ma il messaggio principale su cui il presidente intende insistere è quello della minaccia di Trump per la democrazia americana, ricordando che recentemente l’ex presidente ha parlato dei suoi nemici politici come di ‘parassiti’, con un linguaggio usato da dittatori come Hitler e Mussolini, come hanno sottolineato diversi commentatori nelle scorse settimane.
“Sono in politica da un bel po’ di tempo, ma non mi sarei mai immaginato un’elezione del genere, questa volta siamo candidati contro un negazionista in capo delle elezioni”, ha aggiunto riferendosi ai tentativi di Trump di rovesciare i risultati elettorali del 2020, per i quali è incriminato in due diversi processi.
E alle accuse, che si stanno moltiplicando negli ultimi giorni anche da parte di repubblicani anti-Trump, come Liz Cheney o Robert Kagan, del rischio di una deriva autoritaria in caso di ritorno di Trump alla Casa Bianca, il tycoon, sempre dall’Iowa, risponde nel suo modo: “Io dittatore? No, solo il primo giorno per chiudere i confini e ordinare trivellazioni”.