(Adnkronos) – Ore di tensione in Israele per l’annunciata morte di tre ostaggi israeliani tra cui il più piccolo, Kfir Bibas che secondo quanto reso noto dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, sarebbe stato ucciso insieme alla madre Shiri Silverman Bibas e al fratellino di 4 anni Ariel da un raid israeliano sulla Striscia di Gaza, prima della tregua.
Dopo l’annuncio di Hamas il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con la famiglia Bibas, riferisce l’emittente N12. Netanyahu ha detto ai familiari che la questione è al vaglio delle forze di sicurezza israeliana e che verranno loro fornite informazioni appena possibile. Il primo ministro Netanyahu ha quindi promesso loro che lo Stato di Israele farà di tutto per riportarli a casa.
Ore interminabili queste per i parenti di Shiri Bibas che “attendono che le notizie vengano verificate, o auspicabilmente smentite, dai militari al più presto”, come affermato in una dichiarazione riportata da Haaretz. Jimmy Miller, cugino di Shiri Bibas, ha detto intanto a Channel 12 che i familiari non sono a conoscenza di altre informazioni sulla situazione, oltre all’annuncio di Hamas. Secondo Miller, “non c’è ombra di dubbio che siano arrivati vivi nella Striscia di Gaza” e Hamas “è l’unico responsabile per la loro salute” e per farli tornare a casa “vivi”.
“Ho incontrato oggi rappresentanti della famiglia Bibas – dice il ministro israeliano del gabinetto di guerra, Benny Gantz – un incontro molto, molto doloroso. Mentre ci sedevamo assieme sono arrivate notizie non verificate. E’ doloroso, ignoro se sia vero o no, ma è parte della guerra psicologica che conducono i nostri nemici”, ha detto Gantz, citato da Haaretz.
“L’organizzazione terroristica Hamas continua ad agire in modo crudele e disumano”, afferma un portavoce dell’Idf, citato dal Jerusalem Post. “I rappresentanti delle Idf hanno parlato con i membri della famiglia Bibas, li hanno informati della notizia. Le Idf stanno esaminando l’attendibilità dell’informazione”.
Il portavoce ha quindi ribadito che “la responsabilità della sicurezza di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza ricade interamente sull’organizzazione terroristica Hamas. Hamas mette in pericolo gli ostaggi, compresi nove bambini. Hamas è tenuta a restituirli immediatamente a Israele”.