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Nel target dell’Agenzia delle Entrate ci sono anche gli alberghi di lusso di Roma.
Alcuni grandi centri, come ad esempio il De Russie, tra piazza di Spagna e piazza del Popolo, il Saint Regis, e il Crowne Plaza St. Peter’s sull’Aurelia antica. Aequa Roma — la partecipata di Roma Capitale che controlla le entrate — ha recapitato alle società titolari la lettera/avviso di «accertamento esecutivo per infedele dichiarazione» che contesta agli alberghi di non aver pagato la tassa di soggiorno.
Sono avvisi bonari: trascorsi 60 giorni dalla notifica potrebbero diventare cartelle esattoriali. La lettera è arrivata all’80% delle strutture, tra alberghi, case vacanze, guest house e B&B.