STRASBURGO ESORTA L’ITALIA AD INTERVENIRE CON URGENZA SULLE NORME IN DISCUSSIONE AFFINCHÉ VENGA INCORPORATO NELLA LEGISLAZIONE IL REATO DI TORTURA: ’BASTA PRESCRIZIONI OD INDULTI’

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    Attualmente, “così come sono, le norme destano preoccupazione, perché alcuni aspetti sembrano non essere in linea con la giurisprudenza della Corte e con le raccomandazioni degli organismi specializzati del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite”. Attraverso il suo commissario ai Diritti Umani del Consiglio d’Europa – organizzazione internazionale con sede a Strasburgo – Nils Muiz?nieks, al Parlamento italiano è giunta l’esortazione a modificare ’quanto prima’ le norme, in discussione, affinché venga incorporato nella legislazione il reato di tortura, “per renderle in linea con gli standard internazionali in materia di diritti umani”. Muiz?nieks di dice infatti “particolarmente preoccupato” per come la tortura vien definita dalle norme in discussione, dalla quale, “potrebbe avere come risultato, in determinate circostanze, che certi casi di tortura o di trattamenti o punizioni inumani o degradanti rimangano senza conseguenze, e, quindi, creare potenziali falle normative, che risulterebbero nell’impunità per chi si è macchiato di tali atti”. A tal proposito il commissario tiene inoltre ad evidenziare l’urgenza di evitare che la prescrizione, o qualsiasi altra forma di clemenza (amnistia, indulto, o sospensione), finisca per limitare minino la capacità delle autorità di far rispondere di tali atti a chi li ha perpetrati, togliendo così alle vittime la possibilità di poter ottenere giustizia.
    M.