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“Aiutateci ad andare via dall’italia”, il Nursing Up: “1500 nostri iscritti ci hanno chiesto informazioni sul lavoro in Arabia Saudita”

Un allarmante grido di aiuto che deve farci riflettere. Chiedono a gran voce di andare via dall’Italia, sono stanchi, logorati, molti di loro non hanno più tempo da dedicare alle proprie famiglie, in tantissimi soffrono della preoccupante sindrome di burnout come denunciato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. 

Il Nursing Up: “L’Arabia Saudita offre stipendi da 5mila euro al mese, ogni giorno ci arrivano richieste di informazioni”

Come spiega Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, “Siamo di fronte a dati davvero preoccupanti, a numeri che crescono a dismisura di giorno in giorno. E dopo il nostro Congresso Nazionale dei Quadri Dirigenti di Roma e l’aver reso pubblico che l’Arabia Saudita offre stipendi da 5mila euro al mese, ogni giorno ci arrivano richieste di informazioni da parte di professionisti italiani (siamo a circa 1500 contatti), per capire quale sia il percorso burocratico da intraprendere e quali siano i requisiti per partire. Ricordiamo inoltre – prosegue De Palma – che siamo stati tra i primi, nel corso del nostro Congresso dello scorso 13 ottobre, a dare voce ad uno dei massimi esponenti di agenzie di recruitment all’estero nel settore della sanità.

Il Nursing Up: “Sono ben 500 gli infermieri che, da maggio a oggi, hanno mostrato interesse per abbandonare la sanità italiana”

A corroborare le nostre denunce – tiene a rimarcare il sindacalista degli operatori sanitari – nelle ultime settimane, arrivano anche i report dell’Amsi, Associazione medici stranieri in Italia, con cui siamo costantemente in contatto, che, con il suo Presidente e componente del direttivo Fnomceo, Dott. Foad Aodi, ci aggiorna periodicamente su quanto sta accadendo nel loro contesto di riferimento”. Ebbene, rivela il responsabile del Nursing Up, “Secondo AMSI, sono ben 500 gli infermieri che, da maggio a oggi, hanno mostrato interesse per abbandonare la sanità italiana, di fronte a proposte economiche come quella araba che arrivano anche a 5mila euro al mese,

Il Nursing Up: “Poche settimane fa erano circa 500 i professionisti, tra medici e infermieri, pronti a partire per Riad e dintorni. Adesso sono triplicati”

Solo poche settimane fa, continua Antonio De Palma, “l’AMSI, denunciava che erano circa 500 i professionisti, tra medici e infermieri, pronti a partire per Riad e dintorni. Adesso, i dati sarebbero triplicati. Siamo a 1500 professionisti. E di questi ben 500 infermieri si sarebbero rivolti anche a loro , da maggio ad oggi, per comprendere quale percorso intraprendere per lasciare l’Italia”. Nello specifico, illustra il, Presidente Nazionale del Nursing Up, “Da 3500 a 5mila euro al mese di stipendio, totalmente esentasse. Alloggi e bollette gratuiti, benefit economici extra, un volo pagato all’anno e un solido percorso di integrazione culturale su cui contare, anche a supporto delle proprie famiglie”.

Il Nursing Up: “L’Arabia Saudita sta mettendo in atto una vera e propria ricostruzione del proprio sistema sanitario”

Dunque, “L’Arabia Saudita sta mettendo in atto una vera e propria ricostruzione del proprio sistema sanitario. Entro il 2030 in Arabia Saudita serviranno, infatti, secondo i dati nazionali, 44 mila medici e 88 mila infermieri, in seguito alla crescita della popolazione e all’avanzamento dell’età, quindi è partita una vera e propria “campagna acquisti”, continua De Palma. “AMSI ci riferisce che, anche a loro, solo nell’ultimo mese, sono arrivate ben 250 richieste di informazioni da parte di professionisti della sanità per lasciare l’Italia e tutto questo conforta la tesi che Nursing Up porta avanti da tempo. I nostri infermieri rappresentano l’eccellenza assoluta. Le competenze di cui sono titolari, l’empatia e l’approccio olistico alla persona fanno sempre di più la differenza agli occhi di paesi come l’Arabia Saudita”.

Il Nursing Up: “Senza una concreta revisione degli stipendi, non saremo in grado di arginare la fuga di infermieri e di professionisti dell’assistenza”

Da parte nostra, conclude quindi il vulcanico sindacalista degli operatori sanitari del Paese, “Da quando il Consiglio dei Ministri, lo scorso 16 ottobre, ha enunciato le cifre della Manovra Sanità, non abbiamo smesso un solo istante di sollecitare questo Governo a rivelare quali saranno le somme reali del nuovo contratto destinate ai professionisti dell’area non medica. E’ palese che senza una concreta revisione degli stipendi, non saremo in grado di arginare la fuga di infermieri e di professionisti dell’assistenza”, chiosa De Palma.

Max