“No, non prendo pastiglie tranquillanti! Gli italiani danno un bel consiglio: per vivere in pace ci vuole un sano menefreghismo. A Buenos Aires ero più ansioso, lo ammetto”. Unintervista interessante (anticipata dal Corriere della Sera), quella che Papa Francesco ha rilasciato a ’Civiltà Cattolica’, in occasione del numero 4mila della rivista. Colloquiando con il direttore Spadaro, il Pontefice esordisce raccontando di come, dal giorno della sua proclamazione abbia provato “un’esperienza molto particolare di pace profonda. E non mi lascia più. Vivo in pace. Non so spiegare”. Poi però, come sua consuetudine Bergoglio è passato a temi di grande respiro, non risparmiando denunce e stilettate rispetto alle umane debolezze: “Nelle Congregazioni Generali si parlava dei problemi del Vaticano, si parlava di riforme. Tutti le volevano. C’è corruzione in Vaticano. Ma io sono in pace. Se c’è un problema, io scrivo un biglietto a san Giuseppe e lo metto sotto una statuetta che ho in camera mia. E’ la statua di san Giuseppe che dorme. E ormai lui dorme sotto un materasso di biglietti! Per questo io dormo bene: è una grazia di Dio. Dormo sempre sei ore. E prego”.
M.
“No, non prendo pastiglie tranquillanti! Gli italiani danno un bel consiglio: per vivere in pace ci vuole un sano menefreghismo. A Buenos Aires ero più ansioso, lo ammetto”. Unintervista interessante (anticipata dal Corriere della Sera), quella che Papa Francesco ha rilasciato a ’Civiltà Cattolica’, in occasione del numero 4mila della rivista. Colloquiando con il direttore Spadaro, il Pontefice esordisce raccontando di come, dal giorno della sua proclamazione abbia provato “un’esperienza molto particolare di pace profonda. E non mi lascia più. Vivo in pace. Non so spiegare”. Poi però, come sua consuetudine Bergoglio è passato a temi di grande respiro, non risparmiando denunce e stilettate rispetto alle umane debolezze: “Nelle Congregazioni Generali si parlava dei problemi del Vaticano, si parlava di riforme. Tutti le volevano. C’è corruzione in Vaticano. Ma io sono in pace. Se c’è un problema, io scrivo un biglietto a san Giuseppe e lo metto sotto una statuetta che ho in camera mia. E’ la statua di san Giuseppe che dorme. E ormai lui dorme sotto un materasso di biglietti! Per questo io dormo bene: è una grazia di Dio. Dormo sempre sei ore. E prego”.
M.