Come indicato dallAnac, è stato aggiornato il Codice di Comportamento dei Dipendenti di Roma Capitale. Tra le molteplici voci di cui si compone, deliberato dalla giunta capitolina, ed approvata nella seduta del 30 dicembre scorso, nel codice si prevede tra gli altri la tutela del dipendente che segnala l’illecito secondo le disposizioni che stabiliscono un’apposita procedura di anonimato dell’identità del segnalante. Ovviamente poi, colpisce il divieto di parlare con gli organi d’informazione senza autorizzazione: “Salvi i diritti e le prerogative sindacali – spiega un passaggio del codice relativo ai ’rapporti con il pubblico’ – il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’Amministrazione. Il dipendente non intrattiene, a nome e per conto dell’Amministrazione, rapporti con gli organi d’informazione circa l’attività del servizio di appartenenza, salvo che non sia autorizzato”. E ancora: divieto di accettare o chiedere regali. Il dipendente infatti “non chiede né sollecita per se’ o per altri regali o altre utilità – si legge nel Codice – salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia o di consuetudine. Il modico valore viene quantificato in una cifra non superiore a 100 euro annui”. Quindi ecco l’articolo 10, che riguarda i conflitti d’interesse, si prevede l’astensione del dipendente dal “partecipare all’adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere interessi propri ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o dei conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale”.
M.