(Adnkronos) – “Ci sono molti limiti, anche io li ho elencati, le percentuali applicate per tutti i settori pesano in modo diverso a seconda dell’utile, gli indici Istat che riguardano la generalità delle categorie merceologiche non tengono conto dell’elasticità di alcuni settori. Però esistono i pilastri della qualità inserita nell’articolo che riguarda specificatamente la ristorazione collettiva e dell’equilibrio contrattuale, in alto e in basso, che sono le basi su cui costruire un rapporto come quello che gli imprenditori della ristorazione collettiva devono avere, e di lungo periodo, e di costruzione di professionalità che va difesa proprio per costruire servizi di qualità”. Lo ha detto il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, intervenendo, sugli appalti nella ristorazione collettva, in video collegamento al ‘Primo summit della ristorazione collettiva. nuovo codice appalti, futuro del lavoro, numeri e tendenze dalla generazione z’, organizzato oggi da Cirfood presso il centro di ricerca e innovazione Cirfood distric.
“Su questo noi dobbiamo costruire. Con due elementi essenziali: la digitalizzazione e la qualificazione delle stazioni appaltanti lavorando da un lato sulla presa di coscienza dall’altro sull’attuazione di una cultura contrattualistica pubblica che guarda a queste specificità”, ha sottolineato Busia.
“Anche noi abbiamo chiesto e segnalato l’esigenza di modifiche normative -ha continuato- ma al di là di questo dobbiamo impegnarci e Anac lo vuole e lo sta facendo perchè sono questi sono valori e interessi non di una categoria di imprenditori ma, se applicati correttamente, sono nell’interesse dell’erogazione di servizi essenziali per quei nove milioni di persone che ogni giorno usano questi servizi della ristorazione collettiva e sono essenziali per la loro salute. Sui pilastri della qualità e dell’equilibrio possiamo costruire”, ha concluso, sottolineando la necessità di riuscire a “creare centrali di committenza specializzate che aiutano le stazioni appaltanti a gestire le gare tenendo conto delle specificità che riguardano la ristorazione collettiva”.