“Stiamo vivendo gli effetti devastanti della guerra, della pandemia, dell’alta inflazione e del carovita, dell’aumento delle disuguaglianze e degli effetti sociali ed economici di una transizione ecologica non gestita. Ma, a un anno dall’insediamento del Governo, non abbiamo registrato nessun cambiamento dai precedenti Esecutivi, anzi si continua nel mancato coinvolgimento del sindacato e nell’assenza di serie e concrete politiche industriali. Vediamo solamente poche idee e confuse e un’approssimazione sui temi di grande rilevanza sociale. Noi, come abbiamo sempre fatto, non dichiariamo scioperi preventivi e non siamo collaterali a nessun Governo, ma una cosa è certa: non possiamo rimanere fermi. Abbiamo scioperato a luglio e siamo pronti a mobilitarci di nuovo se non arriveranno le giuste risposte dal Governo”.
Dopo aver aperto l’assemblea generale Uilm in corso a Napoli alla presenza di oltre 500 delegati provenienti da ogni parte d’Italia, E’ quanto dichiara attraverso una nta stampa, Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm
Metalmeccanici – La Uilm: “In questo Paese non si parla più di lavoro, i tavoli di crisi aperti al Mimit sono passati da 149 a 57”
“In questo Paese non si parla più di lavoro – esorta il leader Uilm – dal 2019 ad oggi, nonostante le emergenze epocali che si sono verificate, i tavoli di crisi aperti al Mimit sono passati da 149 a 57. Come hanno fatto a risolverli? Facile: il Ministero ha deciso di considerare nel conteggio solo vertenze di aziende con oltre 250 dipendenti”.
Metalmeccanici – La Uilm: “Il lavoro in Italia soffre, è diventato sempre più precario, è stato indebolito, frammentato”
“Il lavoro in Italia soffre, è diventato sempre più precario, è stato indebolito, frammentato – continua – ma il Governo dichiara che sta aumentando l’occupazione nel nostro Paese ma non dice che 2 assunzioni su 3 sono state fatte con contratti precari. Bisogna eliminare i contratti pirata, estendere i contratti collettivi firmati da Cgil Cisl Uil e rinnovare i contratti scaduti”.
Metalmeccanici – La Uilm: “Più salario e meno orario non è uno slogan ma una necessità”
Inoltre, prsegue il Segretario Generale Uilm, “Per il rinnovo del contratto nazionale del nostro settore i nostri obiettivi principali saranno aumenti salariali sostanziosi, non inferiori a quanto preso dai lavoratori durante il contratto vigente, per recuperare il potere d’acquisto perso a causa dell’alta inflazione e la differenza con gli altri Paesi europei, è la riduzione dell’orario di lavoro come strumento necessario per gestire gli effetti della transizione ecologica e dell’intelligenza artificiale, per rendere il lavoro manifatturiero più attrattivo, più vivibile e più sicuro. Più salario e meno orario non è uno slogan ma una necessità ed è la parola d’ordine utilizzata anche dai sindacati in Germania e negli Stati Uniti”.
Metalmeccanici – La Uilm: “I Governi si giudicano sul merito dei problemi e delle soluzioni e non dal colore politico”
“Come abbiamo sempre ribadito i Governi si giudicano sul merito dei problemi e delle soluzioni e non dal colore politico – conclude Palombella – per queste ragioni non faremo sconti a nessuno!“.
Max
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