Allombra delle elezioni Regionali del 2015, in Puglia intervenne la criminalità organizzata nellambito della gestione dei voti di scambio. In particolare, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari scaturite in 21 arresti si è scoperto che attraverso tra il suo portaborse ed alcuni esponenti del clan Di Cosola, il candidato dei Popolari Natale Mariella (anchegli finito agli arresti), avrebbe pagato per ciascun voto 50 euro. Così, nella notte, il blitz condotto da oltre 300 militari impegnati, tra decine le perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga. Unità cinofile, metal detector, sofisticate strumentazioni e persino un elicottero sono stati utilizzati dai Carabinieri per chiudere definitivamente il cerchio sullagguerrito clan Di Cosola i cui capi e affiliati sono stati neutralizzati da una complessa indagine che ha chiuso il cerchio attorno a uno dei più storici e radicati gruppi criminali della città. Le indagini, condotte attraverso sofisticate intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno consentito di documentare come i Di Cosola, dopo aver vissuto un difficile periodo dovuto a varie collaborazioni con la giustizia e diversi provvedimenti cautelari che ne hanno minato la potenza militare, si stesse riorganizzando, stipulando alcune ’comparanze’ con tutti gli altri clan della zona, aventi come minimo comune denominatore lostilità verso il clan Strisciuglio. Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso e coercizione elettorale in concorso.
M.