(Adnkronos) – Anche se non si ferma la corsa dei tassi dei mutui (complici anche i rialzi della Bce) l’acquisto di una abitazione resta ancora quasi sempre più conveniente dell’affitto, anche perché fattori come le agevolazioni fiscali per i giovani fanno pendere l’ago della bilancia verso la casa di proprietà. E’ quanto emerge da uno studio di Altroconsumo che ha analizzato le agevolazioni e i costi per chi deve comprare casa, oltre a mettere a disposizione Passpartù, il servizio che permette di avere un consulente immobiliare dedicato in tutte le fasi della compravendita. L’Italia è già oggi uno dei Paesi con il più alto numero di proprietari di abitazioni: il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive (e il 28% di queste è proprietario di altri immobili), mentre solo il 20,5% vive in affitto. Lo Stato ha inoltre introdotto diverse agevolazioni all’acquisto della casa, tra cui i mutui garantiti per i giovani: il decreto Sostegni bis per gli acquisti fatti entro il 31 dicembre 2023 dà la possibilità ai giovani under 36 con reddito Isee entro i 40.000 euro di poter avere un mutuo al 100% (entro un massimo di 250.000 euro) per la propria prima casa e abitazione principale, oltre che agevolazioni fiscali.
La scelta tra acquistare casa o prenderla in affitto – ricorda Altroconsumo – “deve tenere in considerazione diversi fattori, dai motivi personali a quelli economici. Innanzitutto, per ottenere un mutuo bisogna rispettare determinati requisiti di età, reddito e capitale ottenibile. È fondamentale avere da parte già una buona somma di denaro, pari al 20% del prezzo della casa, più altre spese aggiuntive che possono comprendere i costi di agenzia o le spese di trasloco. In secondo luogo, occorre essere affidabili per la banca, cioè essere in grado di pagare la rata mensile, che in genere non può superare un terzo del reddito mensile del mutuatario”.
In una simulazione relative a un bilocale di 60 metri quadri in tre zone semicentrali di Milano, Bergamo e Brescia, solo in due casi (e per importi ridotti) l’affitto si rivela più conveniente mentre in generale – su un periodo di 30 anni (quello ipotizzato nella analisi) con la rata del mutuo a tasso fisso al livello più basso nel servizio di comparazione online sul sito www.altroconsumo.it – l’affitto ha un costo maggiore della rata di un mutuo all’80%, anche se acquistare casa con un finanziamento comporta un esborso complessivo di denaro consistente. Peraltro – ricorda Altroconsumo – l’acquisto prevede la possibilità di un guadagno nel caso in cui si decidesse di mettere in affitto a propria volta la casa acquistata. Dalle simulazioni emerge quindi che l’opzione dell’acquisto della casa è quella vincente, sempre tenendo in considerazione i requisiti necessari per ottenere il mutuo e i prezzi di acquisto e di affitto delle diverse soluzioni.