MODENA – GRAVEMENTE AGGREDITO AL VOLTO CON L’ACIDO MENTRE TORNA A CASA UN PRIMARIO DI MODENA, FERITO ANCHE IL FIGLIO. LA PROCURA INDAGA CON I CARABINIERI

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    Un’aggressione impressionante per le conseguenze, ma ‘strana’ per la metodologia: ieri sera, parcheggiata l’auto nel garage, mentre rincasava Stefano Tondi, primario modenese del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Baggiovara di Modena aggredito, è stato da un uomo che con un fucile giocattolo gli ha sparato addosso con un fucile giocattolo con un fucile giocattolo con un fucile giocattolo con soda caustica, colpendolo al volto. Le grida di aiuto e di dolore sono state udite dal figlio diciannovenne che, sceso in strada a soccorrerlo è stato a sua volta raggiunto da alcuni schizzi del liquido sparato dall’aggressore. Il primario è stato urgentemente ricoverato nelle degenze del Dipartimento Test-Collo insieme al figlio Michele. I due pazienti sono seguiti dall’Oculistica, diretta dal professor Gianmaria Cavallini e dalla Dermatologia diretta dal professor Giovanni Pellacani. L’uomo ha riportato una diffusa ustione della superficie corneale e congiuntivale e ustioni al cuoio capelluto e al volto, con un calo visivo sulla cui evoluzione al momento non è possibile alcuna previsione. Per il figlio invece, ustioni profonde su un’area più ristretta del cuoio capelluto e resterà ricoverato almeno sino all’inizio della prossima settimana per le medicazioni necessarie. “Le indagini – spiega all’Adnkronos il pm della procura modenese Musti – al momento, procedono a 360 gradi, contro ignoti, con l’ipotesi di reato di lesioni gravissime. Dagli accertamenti sulla vittima è emerso che Tondi è stato testimone, il 25 giugno scorso, al processo per episodi di corruzione, che ha visto coinvolta la cardiologia modenese, ed ancora in corso. Non significa – avverte il magistrato – che l’aggressione sia necessariamente legata a questo fatto”. Tondi è stato sentito dai carabinieri del Reparto Operativo del comando provinciale di Modena. “Si tratta di un episodio gravissimo e terrificante. Dobbiamo fare in fretta” commenta il pm Musti.