(Adnkronos) – E’ di almeno un morto e 16 feriti il bilancio aggiornato dell’attacco missilistico russo che ieri sera ha colpito la città ucraina di Zaporizhzhia. Lo hanno confermato le autorità locali, precisando – come riporta Ukrinform – che fra i feriti vi sono quattro minori.
Secondo i media locali è stato danneggiato l’edificio del Reikartz Hotel. L’albergo veniva utilizzato da staff delle Nazioni Unite. “Sono sconvolta per la notizia che è stato colpito da un attacco russo a Zaporizhzhia un albergo spesso utilizzato da personale Onu e dai nostri colleghi delle ong che sostengono le persone colpite dalla guerra”, si legge in una dichiarazione del coordinatore umanitario per l’Ucraina, Denise Brown. “E’ assolutamente inammissibile – prosegue la dichiarazione diffusa nelle scorse ore – Sono stata in questo hotel ogni volta che ho visitato Zaporizhzhia. Il mio team lo usa come base”. “Nel maggio dello scorso anno”, aggiunge, l’albergo è stato “la base Onu per l’operazione di evacuazione dei civili dall’impianto Azovstal di Mariupol”.
Brown denuncia quindi come “il numero di attacchi indiscriminati che colpiscono infrastrutture civili, uccidendo e ferendo i civili, abbia raggiunto livelli inimmaginabili”. “Questi attacchi violano il diritto umanitario internazionale – conclude – In nome dell’umanità, chiedo alla Federazione russa di rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e di fermare immediatamente gli attacchi indiscriminati”.
Intanto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto al Congresso più di 24.000 miliardi di dollari per l’assistenza all’Ucraina. Questa richiesta include 13 miliardi per aiuti militari e 7,5 per il sostegno economico e umanitario. A questi importi si aggiungono altri 12 miliardi di aiuti per i disastri naturali, 3,3 miliardi per infrastrutture in paesi danneggiati dall’invasione russa e 4 miliardi per la sicurezza dei confini.
In totale il pacchetto finanziario richiesto da Biden è quindi di 40 miliardi e rischia di creare uno scontro con una parte dei repubblicani, fa cui vi sono critici dell’aiuto a Kiev.