SIRIA – NELLA CITTÀ ASSEDIATA DI ALEPPO PROSEGUE LA STRAGE ‘SILENTE’: ALMENO 93 PERSONE NEI BOMBARDAMENTI. OLTRE 1 MILIONE DI PERSONE SONO SENZ’ACQUA

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    Una parola sconosciuta ‘tregua’, e la di per se già martoriata popolazione di Aleppo continua a pagarne le spese, con un altissimo tributo di vite innocenti. E come testimoniano le organizzazioni umanitarie, a seguito della rottura fra Russia ed Usa, nel secondo giorno di bombardamenti sono rimaste uccise almeno 93 personeColpite anche strutture dei servizi di emergenza e rifugi sotterranei. “Nulla di quello che dice il regime sui corridoi umanitari è vero, nulla. Come possiamo uscire di casa se non ci sentiamo sicuri? Se fosse vero, me ne andrei subito”, dice il 48enne Mustafa, ‘progioniero’ del caos di Aleppo con i suoi genitori anziani, la moglie e una figlia. Al momento, come Mustafa, sono almeno 250mila le persone che vivono ancora nei quartieri presi di mira dalle forze siriane o loro alleate. “La terra trema e si sposta sotto i nostri piedi. Aleppo brucia”, ha testimoniato, citato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa, Bahaa al Halabi, anche lui residente ad Aleppo est. Impressiona poi l’allarme lanciato dall’Unicef, secondo cui  i violenti bombardamenti sulla zona orientale di Aleppo hanno lasciato senz’acqua circa 1,75 milioni di persone. Questo perché i ripetuti raid aerei impediscono l’esecuzione dei lavori di riparazione della stazione idrica di Bab al-Nayrab, che forniva l’acqua a circa 250mila persone nelle zone assediate dal regime di Damasco. Oltretutto, denuncia ancora l’Unicef, per ritorsione la vicina stazione idrica Suleiman al-Halabi – che fornisce acqua a 1,5 milioni di persone nella zona occidentale di Aleppo controllata dal regime di Damasco – è stata chiusa. ’’Circa due milioni di persone che vivono ad Aleppo sono ancora una volta senz’acqua corrente – spiega il rappresentante dell’Unicef in Siria  Hanaa Singer – Privare i bambini dell’acqua li mette a rischio di epidemie catastrofiche e aggiunge sofferenza, paura e orrore a quello che i bambini di Aleppo vivono già ogni giorno – ha aggiunto Singer – Nella zona orientale di Aleppo la popolazione sarà costretta a usare acqua altamente inquinata. E’ fondamentale per la sopravvivenza dei bambini che tutte le parti coinvolte nel conflitto interrompano gli attacchi sulle infrastrutture idriche, consentano l’accesso all’impianto idrico di Bab al-Nayrab per poterlo riparare e riattivino l’impianto di Suleiman al-Halabi per consentire la distribuzione di acqua’’.

    M.