AFFIANCATO DA UNA CONTROMANIFESTAZIONE NELLE PIAZZE DI 12 CITTÀ ITALIANE, L’ATTESO ‘FERTILITY DAY’. A ROMA PROTESTE SOTTO IL MINISTERO DELLA SALUTE: ‘LORENZIN, DIMETTITI’

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    Circa una settantina di giovani (con pancioni finte e clessidre), si sono radunati stamane in via Alibert, dove si festeggia il ‘Fertility Day’, chiedendo a gran voce di essere ricevuti dal ministro Lorenzin. Del resto oggi, in risposta all’evento ideato dal ministero della Salute, in Italia va in scena anche il ’Fertility Fake’, una ’contromanifestazione’ che, da Nord a Sud, ha occupato 12 piazze italiane. Una protesta annunciata ed organizzata attraverso i social (“ci incita a fare figli, e a farli presto. Molti/e di noi vorrebbero pure… e infatti #siamoinattesa. Di asili nido, welfare, reddito”, alcuni dei commenti postati), che ha visto la partecipazione di diverse associazioni  fra cui Rete della Conoscenza (network che aderisce all’Unione degli Studenti e a Link-Coordinamento Universitario). L’invito è: “Porta in piazza la  tua attesa”. Ma un’attesa diversa, senza alcun pancione di mezzo. che “Ci sono 700.000 persone che stanno provando ad avere figli e che non ci riesconoper vari motivi, spesso per patologie che potevano essere curate”, ha affermato la Lorenzin dopo che dopo le polemiche legate alla campagna di informazione basata suimmagini che sono state accusate di razzismo e ritirate. “Alcuni non sanno che c’erano delle terapie, oggi gratuite – ha spiega il ministro – Spero sia una grande giornata che possa dare almeno un primo spunto di informazione sulla propria salute e che se ne esca con molte nozioni in più. Le campagne vanno fatte in maniera continuativa. Abbiamo un aumento vertiginoso di malattie sessualmente trasmesse fra i giovani, che si devono tutelare e proteggere, e di questo abbiamo fatto una delle issues della campagna. Puntiamo poi particolarmente a sensibilizzare i maschi: le donne sono più attente alla loro salute. Ci siamo battuti per inserire nei Lea alcune malattie come l’endometriosi, ma ci stiamo anche focalizzando sulla salute maschile e c’è una grande azione di informazione sul varicocele, un disturbo che colpisce i giovanissimi, che non vanno dall’andrologo – avverte il minsitro per la Salute – Mentre è importante che si sottopongano agli screening. Insomma questo è il Fertility Day. Il nostro Piano nazionale fertilità è pienamente in linea con gli obiettivi posti dall’Organizzazione mondiale della sanità.L’Italia è in prima linea, era tanto che in questo Paese non si parlava di questi temi. Siamo in un Paese abbastanza particolare – tiene a sottolineare la Lorenzin – stiamo parlando di salute e di un problema che riguarda milioni di persone. Poi c’è la politica e la strumentalizzazione, c’è un sacco di gente che aspira a fare il ministro. Benissimo, io intanto mi occupo delle cose concrete?: Lea, nomenclatore, fondo sanitario”. Quindi, tornando alla campagna del Fertility Day, la Lorenzin ha poi aggiunto: “Che io debba passare giornate facendo speculazioni su delle foto, lo faccio un giorno, poi chi è responsabile se ne deve andare.C’era una foto diversa da quella che abbiamo vidimato. Bisogna che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità, per il resto vorrei che si affrontassero i problemi di salute. Diciamolo:  la prima campagna sul Fertility Day era proprio brutta; ma io faccio il ministro e non il comunicatore. Io ho verificato la nuova campagna e il motivo per cui ho rimosso il direttore è che la foto che ho autorizzato ?non era quella poi passata. Credo ci sia stato un errore tecnico– ha chiarito il ministro concludendo Lorenzin -ci hanno portato un documento cartaceo, che poi a livello digitale era diverso. Io mi prendo carico di tutto, purché lo abbia deciso io. In questo caso non è stato così. Al di là di tuttonessuno aveva intenzioni razziste, e non si può accusare il ministero di razzismo quando ?lavoriamo tutti i giorni a favore della salute per tutti”.

    M.