WADA E DOPING: GLI HACKER RUSSI CONTINUANO A DIFFONDERE LE INFORMAZIONI MEDICHE RISERVATE DEGLI ATLETI DI SPICCO. STAVOLTA NEL MIRINO I CICLISTI WIGGINS E FROOME

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    Continuano a ufficializzare nomi e dati gli hacker di ’Fancy Bears’, protagonisti dell’attacco informatico al database della Wada, atto a identificare ‘tutti’ gli atleti in odor di doping. E dopo aver le informazioni mediche riservate degli atleti olimpici statunitensi, stavolta, nel mirino dei pirati informatici russi, il cui obiettivo dichiarato è quello di “raccontare al mondo il doping nello sport d’elite”, sono finiti atleti di otto Paesi: Usa (10 atleti), Gran Bretagna (5), Danimarca (1), Russia (1), Polonia (1), Repubblica Ceca (1), Romania (1) e Germania (5). Destano stupore, nella lista, i nomi di due big del ciclismo britannico come Bradley Wiggins e Chris Froome. Del plurimedagliato Wiggins, medaglia d’oro quattro anni fa a Londra nella prova a cronometro e vincitore del Tour de France nel 2012, vengono pubblicati 6 certificati di esenzione per uso terapeutico ottenuti tra il giugno 2008 e l’aprile 2013 per le sostanze salbutamolo, formoterolo, budesonide e triamcinolone acetonide. I primi tre certificati garantiscono l’esenzione per un anno. Nelle esenzioni di Wiggins si sottolinea che l’atleta è allergico al polline. Per quanto riguarda Froome, tre volte vincitore del Tour de France e bronzo a cronometro alle Olimpiadi di Rio, i due certificati pubblicati sono entrambi per un corticosteroide, il prednisolone, assunto per cinque giorni nel maggio 2013 e per una settimana nel 2014. Ma gli hacker russi ‘fanno sul serio’ e il loro bersaglio preferito sembrano essere gli atleti Usa. Dopo le rivelazioni sulle tenniste Serena e Venus Williams e sulla star della ginnastica Simone Biles, fra i nuovi dati pubblicati figurano quelli relativi a Michelle Carter, oro nel getto del peso a Rio, che ha ottenuto l’esenzione anche per l’uso di glucorticoidi (ormoni steroidei), e alla tennista Bethanie Mattek-Sands, oro nel doppio misto agli ultimi Giochi. Fra gli atleti degli altri Paesi spiccano i nomi del tedesco Robert Harting, oro nel disco a Londra, della tennista cecaPetra Kvitova, due volte vincitrice di Wimbledon, e della nuotatrice danese Pernille Blume, oro nei 50 stile libero femminili a Rio.