![soldiportafoglio_ftg_3-4-3338919113_3-4-3906794839_3-5-190618725_3-5-1434936779](https://www.italiasera.it/wp-content/uploads/2023/07/soldiportafoglio_ftg_3-4-3338919113_3-4-3906794839_3-5-190618725_3-5-1434936779-640x427.jpeg)
(Adnkronos) – “Nonostante il recente rallentamento dell’inflazione, nei primi sei mesi dell’anno la distanza tra la dinamica dei prezzi (IPCA) e quella delle retribuzioni supera ancora i sei punti percentuali”. Così l’Istat nei nuovi dati su contratti collettivi e retribuzioni.
“La dinamica tendenziale delle retribuzioni contrattuali continua a mostrare un progressivo rafforzamento: a giugno 2023 la crescita su base annua è stata del +3,1% (la più marcata da novembre 2009). Il comparto pubblico – che beneficia dell’applicazione degli incrementi relativi ai rinnovi del triennio 2019-2021 siglati a partire da maggio 2022- è quello che registra l’incremento più alto (4,4%).