Un pomeriggio di ordinaria follia: il protagonista macchiatosi di sangue è un tedesco-iraniano, Ali Sonboly, 18enne e residente a Monaco. Sono state 10 le vite spezzate (compreso il suicidio): 5 i minorenni stroncati dai colpi di arma da fuoco, 4 gli adulti. Sarebbero 27 i feriti, tra cui 10 ricoverati in gravi condizioni. La strage è iniziata alle ore 18, nei pressi di un McDonalds per poi continuare in un centro commerciale affollato. E giallo sulla provenienza della pistola usata dal killer: arma con matricola abrasa. Nello zainetto imbracciato dal ragazzo, sono stati trovati 300 proiettili. A seguito della strage, il killer si è ucciso a circa un chilometro dal centro commerciale Olympia. Secondo gli inquirenti, nella casa dellattentatore, che viveva con i genitori, è stato trovato materiale strettamente collegato con stragi del passato. Il movente sembrerebbe quello del bullismo scolastico, ma gli investigatori non confermano tale tesi. Secondo ultime indiscrezioni, il killer avrebbe mandato un messaggio, tramite un noto social network, ai compagni di classe con scritto di incontrarsi al McDonalds, primo luogo della strage. Si tratterrebbe di una persona instabile: questo il profilo psicologico dellattentatore. Quattro anni fa era stato ricoverato a seguito di una crisi depressiva e si trovava in cura psichiatrica. Intanto, in memoria delle innocenti vittime, è stata proclamata, per oggi, una giornata di lutto nazionale in Baviera. Bandiere a mezzasta per tutti gli edifici pubblici. Agghiacciante la testimonianza di un compagno di classe di Ali Sonboly, riportata dal Dayli Mail Conosco questo maledetto, il suo nome è Ali Sonboly, era in classe mia, lo prendevamo sempre in giro e lui diceva sempre che ci avrebbe ucciso”.
D.T.