NONOSTANTE UFFICIALMENTE SIA CHIUSO, IL CENTRO BAOBAB CONTINUA A PRODIGARSI PER I MIGRANTI CHE GIUNGONO A ROMA. STANOTTE IN 300 HANNO DORMITO IN STRADA, A VIA CUPA

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    ‘Teoricamente’ è stato chiuso lo scorso dicembre, in realtà, per le decine di disperati che approdano quotidianamente nella Capitale, il centro d’accoglienza Baobab è ancora un punto di riferimento per migliaia di ’transitanti’. Una situazione d’emergenza che sta anche mettendo a dura prova gli esercizi commerciali a ridosso del centro d’accoglienza. Così, la notte scorsa oltre 300 migranti si sono trovati a passare la notte all’addiaccio, in via Cupa, distribuiti fra tende, brandine e materassi. A vegliare sul sonno di famiglie, donne e bambini, un cartello, appeso a un malconcio canestro da basket riporta le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’Angelus: “Ti ricordi quella volta sulla strada di Gerusalemme a Gerico? Quell’uomo mezzo morto ero io. Quel migrante che volevano cacciare via ero io. Quel nonno abbandonato ero io. Quel malato che nessuno va a trovare ero io”. Al risveglio i volontari hanno fatto sentire la loro presenza distribuendo  la colazione, latte e merendine. “Noi prendiamo sul serio l’impegno dell’assessore Baldassarre – ha dichiarato alla stampa Andrea Costa, del Baobab – Per togliere le tende serve un’alternativa e noi ribadiamo che l’ex centro Ittiogenico resta la soluzione migliore, per via della sua posizione: e’ vicino alla stazione Tiburtina e un centro per migranti in transito deve essere vicino la stazione”. Stamane il temuto sgombero da parte degli agenti non c’è stato (ma poi per andare dove?), e per lunedì alle 14 e’ in programma un nuovo incontro in assessorato. Mentre cittadini comuni e molti commercianti romani danno una mano agli operatori volontari donando frutta, verdura e generi di prima necessità (qualcuno anche soldi), da mesi proseguono iniziative di sostegno al ‘Baobab’. Giovedì ad esempio, sempre in via Cupa, è previsto un evento della comunità argentina per festeggiare il bicentenario dell’indipendenza e per raccontare il rapporto del Paese con l’immigrazione. Martedì una nuova serata di solidarietà con la proiezione del film ’Lamerica’ di Gianni Amelio con sottotitoli in inglese.

    M.