“L’Afghanistan deve ancora fronteggiare una grave instabilità e violenza. Quindi il nostro messaggio è chiaro: l’Afghanistan non rimarrà da solo e noi siamo impegnati nel lungo periodo”. E stato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ad annunciare lesito del vertice di Varsavia dove, allunanimità, i leader dei membri dell’Alleanza hanno convenuto lopportunità di continuare l’addestramento delle forze afghane fino a tutto il 2017. Ricordiamo che la Nato ha lanciato l’operazione ’Resolute Support’ lo scorso anno, al termine di 13 anni di operazioni militari nel Paese. Attualmente vi prendono parte circa 13mila militari provenienti da 39 Paesi. Premesso dunque che il numero delle truppe Nato alla missione di addestramento ’Resolute Support’ rimarrà intorno alle 12mila unità, Stoltenberg ha precisato che i contributi finanziari a sostegno delle forze afghane (per i quali gli Stati Uniti versano la parte più ingente), dovrebbero rimanere fino al 2020 all’attuale livello di 5 miliardi di dollari all’anno. “Abbiamo attacchi terroristici, abbiamo disordini e non prevediamo che questo si risolva in tempi brevi – ha spiegato il Segretario generale della Nato – l’Afghanistan continua quindi ad aver bisogno del nostro sostegno. Il nostro obiettivo è che l’Afghanistan non ritorni più a essere il rifugio per terroristi che pongono una minaccia alla nostra sicurezza”. Prima di mettersi in viaggio per l’Europa, il presidente Obama ha annunciato che gli Stati Uniti lasceranno 8400 militari in Afghanistan per tutto il prossimo anno, rallentando quindi i piani di ritiro a causa della situazione di sicurezza che rimane ’precaria’. Per quanto riguarda i 5 miliardi di dollari versati a Kabul per il bilancio annuale delle sue forze armate – che hanno 350mila unità – da Washington è arrivato l’impegno di quasi 3,5 miliardi di dollari. Il resto della comunità internazionale ha raccolto negli anni precedenti oltre 800 milioni di dollari. Stoltenberg ha detto che spera che si arrivi quest’anno a un miliardo. Lo scorso anno, assicurano dalla Casa Bianca, il governo afghano ha contribuito in parte al bilancio della sua Difesa con 421 milioni di dollari. Nei piani Kabul dovrebbe assumere completamente la responsabilità finanziaria per la sua sicurezza nel 2024. E da Varsavia è arrivata la richiesta a Kabul di fare di più sul fronte delle riforme e dalla lotta alla corruzione: “C’è una stretta correlazione – ha detto Stoltenberg – tra il nostro sostegno e la richiesta che aumentino gli sforzi per modernizzare la propria società”. E stata ovviamente accolta con entusiasmo governo di Kabul la decisione presa dai leader dei Paesi membri della Nato. Mentre Abdullah Abdullah, chief executive del governo afghano, ha sottolineato di apprezzare la decisione della Nato, dopo aver reso omaggio ai soldati che hanno pagato con la vita il servizio reso all’Afghanistan, il presidente Ashraf Ghani ha invitato tutti a superare gli ostacoli. Uno sforzo che richiede un’azione simultanea su quattro fronti: nazionale, regionale, islamico e mondiale”.
M.