Come metastasi incontrollabili, le cellule della Ndrangheta hanno ormai invaso il Nord dove, complici le numerose operazioni commerciali a livello industriale di ricche province, fervono attività a loro preziosissime, soprattutto come le operazioni di riciclaggio. Cellule che divengono poi autosufficienti investendo i proventi nella droga e dando via a loro volta ad ulteriori sottocellule, insomma un meccanismo di riproduzione inarrestabile. E stavolta le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno consentito di far luce su svariate attività illecite del clan; tra i reati contestati figurano omicidio, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, favoreggiamento, ricettazione e numerosi reati in materia di armi. Sequestrati anche numerosi beni immobili e automezzi nella disponibilità di capi e affiliati. La vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone e della Polizia di Stato, condotta nella notte, ha permesso la cattura di 36 persone, tra capi e gregari, affiliati all’organizzazione di ndrangheta facente capo alla famiglia Marrazzo, attiva nella provincia di Crotone e con ramificazioni nella provincia di Cosenza e in Lombardia. Oltre 200 carabinieri e poliziotti sono stati impegnati nel setacciare Sila e Presila crotonese e cosentina, nonché numerose località in Nord Italia.
M.