Home ATTUALITÀ Berlusconi, Marta Fascina e il rebus testamento

    Berlusconi, Marta Fascina e il rebus testamento

    (Adnkronos) –
    Cresce l’attesa per conoscere il testamento di Silvio Berlusconi. Prevista in un primo momento per oggi, l’apertura delle ultime volontà del Cav, slitterà agli inizi di luglio. C’è chi scommette entro il 3, visto che il giorno dopo saranno presentati i palinsesti di Mfe-Media For Europe, quella che un tempo chiamavamo Mediaset. Intanto, i riflettori sono puntati su giovedì 29 giugno quando l’assemblea Fininvest si riunirà per la prima volta dopo la scomparsa del leader azzurro per approvare i conto dello scorso anno (nel 2021 il fatturato aveva superato i 4 mld di euro, con profitti di circa 360 milioni di euro). Cosa avrà ottenuto Marta Fascina? Lascerà Villa San Martino o potrà continuare a viverci? Cosa ne pensano i figli dell’ex premier?
     

    Questi gli interrogativi che si pongono ancora in tanti tra gli azzurri. Nessuno sa dirlo con certezza, anche perchè nessuno può escludere ‘modifiche’ all’ultimo momento del lascito testamentario da parte del presidente di Forza Italia attraverso un cosiddetto olografo, scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore, ovvero lo stesso Cavaliere.  

    I rumors si rincorrono, non si sa neppure a chi spetterà il 20% dell’eredità, la cosidetta disponibile. Spesso le indiscrezioni sono contrastanti (c’è chi dice che c’è un vero e proprio asse figli-Marta, c’è chi non sostiene che sia proprio così) come sempre capita in questi casi, ma una cosa è certa: la deputata Fascina, compagna del ‘Dottore’ (come lo hanno sempre chiamato i fedelissimi), dal giorno dei funerali non ha mai lasciato Arcore e con lei ci sarebbe spesso il padre Orazio, uno dei pochissimi che aveva accesso al San Raffaele, almeno nel penultimo ricovero del leader forzista.  

    In Transatlantico a Montecitorio scommettono che alla fine Fascina, fino ad ora rimasta in silenzio, resterà a Villa San Martino, finchè vorrà con il placet della famiglia di Berlusconi, e molto probabilmente non avrà nulla a pretendere sulle aziende: è più plausibile -ma si tratta pur sempre di ipotesi- che le venga assegnata una consistente somma di danaro, il mantenimento della residenza ad Arcore e forse una proprietà immobiliare. Ancora un rebus il ruolo che Fascina avrà nel partito dopo la scomparsa del suo fondatore. Gli azzurri sono divisi in proposito: ha già un impegno, quello di deputata, secondo alcuni; le va riconosciuto qualcosa perchè è stata negli ultimi anni la persona più vicina al ‘capo’, secondo altri.