“Abbiamo aspettato volutamente la fine delle polemiche post referendarie e la fine della discussione sulle amministrative per presentare il lavoro di squadra che questo Paese intende fare sulle energie rinnovabili, partendo innanzitutto dalle aziende”. Così Matteo Renzi, annunciando limminente decreto del ministero dello Sviluppo economico sulle energie rinnovabili che vale 9 miliardi. Alla presenza dei ministri Galletti e Calenda a Palazzo Chigi, intervenuti alla conferenza sulle rinnovabili con Eni e Enel, il premier ha affermato che “c’è una strategia verde del governo e del Paese su cui chiamiamo a orientarsi tutti i partner che vogliono investire nel territorio e propriooggi, presentiamo numeri, priorità e strategia di Eni e Enel nel settore delle rinnovabili”. Aziende queste ultime, che sono leader a livello mondialee hanno la possibilità di intervenire a livello territoriale nel Paese. Poi serve la distribuzione, e per quello c’è Terna con 4mld in 4 anni”. In particolare, ha sottolineato il presidente del Consiglio “siamo abituati a pensare a Eni come a una realtà straordinaria sull’Oil e gas in tutto il mondo e ora può segnare la strada anche su questo, una cosa che dovrebbe far fischiare le orecchie a chi ha fatto polemiche nei mesi scorsi. Le migliori tecnologie e competenze stanno nelle aziende italiane che lavorano in questo settore, il pianto e le lamentazione tradizionali per cui sulle rinnovabili non siamo in prima linea devono finire. I numeri citati, l’innovazione con gli accordi con le Università e le fucine di cervelli del Paese ha quindi concluso Renzi – ci permettono di dire che siamo all’avanguardia sui contatori digitali, sull’innovazione, sulla gestione del futuro delle energie” così il premier che conclude:”dovremo essere orgogliosi di quello che stanno facendo le nostre aziende”.