Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto a Lucca in occasione del convegno sul Terzo Settore organizzato dal Centro nazionale per il volontariato, ha parlato di riforme e Jobs Act, rimarcando che il Governo cè e ci sta provando a cambiare il Paese, differentemente dal disfattismo di chi solamente urla e contesta. Al suo arrivo, il premier, è incappato in una ventina di persone, tenute a debita distanza dal cordone delle forze dellordine del complesso della chiesa di San Francesco, che lo hanno contestato con fischi, slogan e cartelli, sia contro la sua persone che contro il Governo. “Se l’Italia vuole stare in equilibrio, deve correre. Il Paesenon lo cambiachi urla, chi contesta, chi fischia machi rischia ha sottolineato Renzi -. Si può anche sbagliare, ma almeno ci proviamo. Sulle riforme spiega: “Noi in due anni con le nostre riforme fatte, abbiamo sparecchiato il tavolo dai problemi del passato. In Italia può cominciare finalmente il futuro. Le riforme fatte sono state fondamentali perché hanno dato quella flessibilità importante per abbassare le tasse. Spero ha continuato il premier – che anche quelli che oggi sono ostili alle riforme riconoscano poi che questo governo ha una visione d’insieme”. Sul Jobs Act ha evidenziato: “Per me il jobs act ha funzionato, per altri no ma in Italia non si parla più di riforma del mercato del lavoro, ma di come creare posti di lavoro”. “Non prendo impegni su soldi e date ha infine detto il presidente del Consiglio -. Ho deciso di darmi una moratoria delle promesse tutte le volte che prendo un impegno è un modo per costringere il governo ad arrivare all’obiettivo e finora ci siamo riusciti. Ma questo viene visto come una promessa elettorale. Siccome in Italia si vota sempre…”.
D.T.