Home BENESSERE Anziani – “Uno su tre è vittima di maltrattamenti”, denunciano i geriatri....

Anziani – “Uno su tre è vittima di maltrattamenti”, denunciano i geriatri. Domani va in scena la Giornata contro gli abusi

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro gli abusi, che si celebra domani, fa veramente accapponare la pelle quanto rivelato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che denuncia l’agghiacciante realtà vissuta dagli anziani, tra i quali almeno uno su tre è vittima di abusi e maltrattamenti.

Anziani maltrattati, attualmente nel 75% dei casi gli abusi si consumano nelle case di riposo o nelle Rsa

Una forbice che dal 10% (tra le angherie sia fisiche che psicologiche, sempre a danno degli anziani fragili), tocca addirittura il 34%, nei casi in cui i maltrattamenti provengono da chi deputati ad assisterli. Basti infatti pensare che, purtroppo, il 75% degli abusi vengono consumati all’interno delle Rsa e delle case di riposo.

Un fenomeno indegno che, nella speranza di riuscire ad arginare spiacevoli episodi a danno degli anziani,  ha spinto la SIGG a promuovere una campagna di sensibilizzazione mirata.

Un’iniziativa che, attraverso un processo formativo online, si rivolge non soltanto agli operatori sanitari e a quelli sociali, ma anche ai comuni cittadini, attraverso un concorso a vocazione ‘artistica’ (puntando sulla creatività e la multimedialità, diversificando ciascun messaggio a qualsiasi forma artistica, che siano disegni, video, fotografia, o narrativa).

Collateralmente al concorso, l’iniziativa presentata dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, si prefigge anche la realizzazione di due studi nazionali, che verranno realizzate  attraverso la valutazione delle realtà interne alle Rsa, delle quali sarà così misurata la ‘sensibilità’ del personale. L’intento è quello di prevenire per tempo inclinazioni e modi, che possono oi nel tempo rivelarsi ‘lesivi’ nei confronti degli anziani.

Anziani maltrattati, la SIGG: “La gentilezza rappresenta un ‘impatto terapeutico’, che concorre al benessere non solo fisico, ma anche mentale”

Questo perché è stato dimostrato come, nei confronti degli anziani – in special modo per quelli più fragili – la gentilezza rappresenta unimpatto terapeutico’, che concorre al benessere non solo fisico, ma anche mentale. E’ infatti scientificamente provato che la produzione del cosiddetto ‘ormone della felicità’, si manifesta attraverso il rilascio dell’ossitocina, notoriamente alleata della serenità, e nemica dello stress. Un ormone che – contribuendo al calo della pressione sanguigna e del cortisolo – ­favorisce  la gentilezza, proteggendo quindi anche la memoria, e combattendo la depressione. Oggi invece chi si trova ad dover assistere una persona anziana, causa le numerose responsabilità che deve addossarsi, finisce per stressarsi, riversando poi tali stati emotivi negativi proprio sui suoi assistiti.

Anziani maltrattati, la SIGG: “Essere gentile con una persona anziana significa avere un atteggiamento di rispetto, accoglienza e disponibilità”

Dunque, la SIGG si prefigge di opporre la gentilezza ai maltrattamenti, illustra il presidente SIGG, Andrea Ungar, “Il semplice atto di essere gentili con le persone anziane deve essere considerato parte del servizio di cura. Recenti studi dell’Università di Stanford hanno evidenziato come mostrare gentilezza ispiri gentilezza e aiuti a diffonderla per combattere i conflitti e prevenire gli abusi. La neuroscienza – precisa l’esperto – indica che vedere qualcuno mostrare emozioni positive attiva automaticamente le stesse aree del cervello. Essere gentile con una persona anziana significa avere un atteggiamento di rispetto, accoglienza e disponibilità. Una persona fragile incapace di badare a se stessa a causa di una malattia o una disabilita’ fisica, ha bisogno innanzitutto di essere ascoltata attentamente e non interrotta. È importante anche mantenere un contatto fisico e visivo con la persona anziana e condividere momenti di relax“.

Anziani maltrattati, Ungar: “Oggi in Italia le persone che prestano assistenza agli anziani sono oltre 7 milioni e per il 30% si tratta di familiari”

 Come tiene infatti a spiegare ancora Ungar, “Oggi in Italia le persone che prestano assistenza agli anziani sono oltre 7 milioni e per il 30% si tratta di familiari con impegno gravoso che pesa come un vero e proprio secondo lavoro, con più di 14 ore settimanali dedicate alla cura dei propri cari. Chi ne ha la disponibilità economica ricorre al privato con una spesa che in maggior parte grava direttamente sulle famiglie con una media annua di più di 10mila euro per oltre il 20% dei nuclei familiari“.

Anziani maltrattati, la Castaldo: “E’ proprio lo stress derivante dal carico assistenziale a causare una riduzione della qualità delle cure e, nel peggiore dei casi, situazioni di abuso che esplodono

 Secondo Anna Castaldo, membro del comitato scientifico SIGG e coordinatrice del gruppo di studio sulla prevenzione del maltrattamento agli anziani, “L’assistenza di un anziano, specie con deterioramento cognitivo, impegna il familiare sia sul piano pratico e organizzativo che su quello e.motivo, portando spesso a un cortocircuito relazionale che si ripercuote sulla vita dell’anziano con comportamenti abusivi del caregiver che percepisce l’onere assistenziale come un impegno schiacciante e complesso e che determina spesso atteggiamenti disfunzionali – dichiara  – Ed è proprio lo stress derivante dal carico assistenziale a causare una riduzione della qualità delle cure e, nel peggiore dei casi, situazioni di abuso che esplodono soprattutto nel difficile periodo estivo.”

Max