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Mare Jonio Marrone indagato e reagisce

 

La nave ong Mare Jonio è sotto sequestro e il comandante Pietro Marrone è indagato, ma reagisce: “rifarei tutto di nuovo”. E’ l’estrema sintesi del pensiero del comandante della nave battente bandiera italiana, la Mare Jonio appunto che nelle scorse ore ha prestato soccorso ai circa cinquanta migranti a rischio naufragio al largo di Lampedusa. La nave Mare Jonio è finita sotto sequestro e il comandante Pietro Marrone sotto indagine. Ma la sua coscienza, a suo dire, sembra essere a posto. “Sono tranquillo, ho fatto il mio dovere. Avrei dovuto lasciarli morire? Rifarei tutto per salvare le persone”. Intanto il ministro Salvini afferma: ’Il provvedimento di sequestro è un precedente storico”

Mare Jonio Marrone indagato e reagisce. La nave è sequestrata, e Salvini va avanti per la sua strada

Dunque è stato convalidato il sequestro della nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans, che ieri a Lampedusa ha fatto sbarcare 48 dei 50 migranti soccorsi dall’imbarcazione nella giornata di lunedì. Il comandante della nave Pietro Marrone è stato iscritto nel registro degli indagati dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli, che si occupano del fascicolo aperto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al comandante è contestato anche il reato di disobbedienza a nave da guerra previsto dall’articolo 1099 del codice della navigazione. Ma lui è sereno. “Sono tranquillo, ho fatto il mio dovere. Avrei dovuto lasciarli morire? Rifarei tutto per salvare le persone”, ha ammesso Marrone prima di essere interrogato dai magistrati. Il suo avvocato ovviamente si è allineato: “il comandante si è comportato in modo estremamente corretto, ha salvato vite umane, il favoreggiamento a mio giudizio non sta né in cielo né in terra”.
Ovviamente, nell’ambito delle indagini, oltre al comandante, sono stati ascoltati anche il primo ufficiale e due ospiti della Jonio ma anche due professionisti de ’la Repubblica’ che hanno girato ai  finanzieri i filmati girati nel momento del salvataggio in mare. La squadra mobile di Agrigento, invece si è occupata di rastrellare le testimonianze dei migranti che si trovano nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola.