Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene opportuno, in concomitanza con l’imminente fine delle attività didattiche, proporre una serie di riflessioni sulla condizione degli studenti fragili con patologie rare, perché si possa pensare al loro benessere e allo sviluppo di competenze atte a migliorare la loro qualità di vita in modo sempre più pervasivo e sistematico, pianificando una serie di interventi funzionali agli scopi citati, a partire dall’anno 2023/2024.
Studenti fragili con patologie rare, il CNDDU: “La rete di rapporti tra istituzioni intorno allo studente fragile e alla sua famiglia dovrebbe essere fittamente interconnessa”
A tal proposito, come spiega attraverso un comunicato il prof. Romano Pesavento – presidente CNDDU – “Patologie rare come la Sindrome di Williams e quella di Kleefstra necessiterebbero di un’integrazione del monte ore attribuito per il sostegno, in maniera da “coprire” tutte le ore di permanenza a scuola; ancora per gli studenti che fossero iscritti alle scuole secondarie di secondo grado sarebbe opportuno concertare attività PCTO funzionali a un efficace inserimento nel mondo del lavoro, con percorsi specifici in correlazione con le proprie abilità e competenze.
Inoltre la rete di rapporti tra istituzioni intorno allo studente fragile e alla sua famiglia dovrebbe essere fittamente interconnessa, in modo da intervenire tempestivamente su più fronti; le osservazioni dei docenti e delle figure educative di riferimento dovrebbero essere accompagnate dal supporto e dal confronto con lo specialista in neuropsichiatria infantile durante tutto il percorso”.
Studenti fragili con patologie rare, il CNDDU: “La scuola per tali studenti dovrebbe essere sempre aperta o almeno garantire un discreto numero di attività ricreative/formative”
Dunque, spiega ancora il prof. Romano Pesavento, “La scuola per tali studenti dovrebbe essere sempre aperta o almeno garantire un discreto numero di attività ricreative / formative durante le vacanze estive; tanti genitori lamentano durante il “vuoto” estivo una sorta di regressione nelle dinamiche comportamentali e nelle competenze acquisite dei propri figli, che, in alcuni casi, proprio per la sindrome di cui soffrono avrebbero bisogno di sollecitazioni e stimoli culturali / operativi continuativi.
Infine in quegli istituti in cui fossero previste curvature improntate alla sperimentazione di percorsi relativi all’intelligenza artificiale sarebbe auspicabile la presenza di studenti fragili per stimolarne l’interesse e l’evoluzione cognitiva mediante approcci didattici molteplici, differenziati e tecnologici”.
Studenti fragili con patologie rare, il CNDDU: “Chiediamo a Valditara, di intervenire presto con nuove linee guida finalizzate all’inclusione e realizzazione della persona fragile”
Concludendo, il presidente CNDDU tiene a rimarcare che “L’autonomia assistita può diventare un obiettivo reale e non più un miraggio anche attraverso il “collaudo” di sentieri innovativi. Pertanto il CNDDU chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, di intervenire presto in merito a quanto rilevato con nuove linee guida finalizzate all’inclusione e realizzazione della persona fragile”.
Max