CONSUMI – CONFCOMMERCIO, TROPPA DISCONTINUITÀ: ‘ASSISTIAMO A UNA BATTAGLIA FRA STAGNAZIONE E CRESCITA’

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    Il rapporto Icc (indicatore dei Consumi Confcommercio), denuncia in modo chiaro la discontinuità dei consumi nel Paese: nello scorso febbraio la crescita è stata dello 0,3% rispetto a gennaio, per un incremento tendenziale dell’1,4%. Dunque, pur consolidandosi la tendenza alla ripresa, si conferma il permanere di un ritmo di recupero dei livelli di consumo piuttosto ridotto. Una situazione, come evidenzia Confcommercio, altalenante, che sottolinea l’assenza di slancio della ripresa e le difficoltà nel recuperare in tempi relativamente brevi quanto perso in termini di produzione di ricchezza, occupazione e reddito disponibile delle famiglie negli ultimi anni. Questa situazione di fragilità è ben rappresentata dagli andamenti del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese. Migliora invece, seppur di poco, il ‘sentiment’ delle famiglie, rispetto alle imprese e all’imprenditoria che mantengono integro il senso di sfiducia generale. “I consumi sono in moderata accelerazione anche se gli indicatori economici, nel complesso, mese su mese, sono incapaci di descrivere un profilo di crescita robusta e sicura”, tiene a precisare Carlo Sangalli,  presidente della Confcommercio, che spiega: “siamo di fronte ad una battaglia tra la stagnazione e la crescita che si deciderà nei prossimi mesi chiediamo al governo più coraggio e determinazione per tagliare gli sprechi e le inefficienze in modo da trovare le risorse per una riduzione generalizzata del carico fiscale attraverso una manovra sulle aliquote Irpef”.

    M.