Ha appena 16 anni Artek, lhacker che gravita intorno al movimento hackitivista Anonymous, responsabile di ’#Opsafepharma’, unoperazione costituita da attacchi informatici di diversa natura, quale forma di protesta contro le prassi della sanità italiana in materia di ’Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd)’. Il giovane, rintracciato dalla polizia postale nella provincia di Udine. La campagna, lanciata da Anonymous lo scorso 16 marzo, ha prodotto numerosi attacchi contro obiettivi riconducibili alla sanità italiana, tra cui l’Istituto superiore della sanità, il ministero della Salute, Asl di numerose Regioni, e Asl Locali. Si tratta di attacchi informatici di tipo Ddos, che hanno reso inagibili i siti destinatari, e ’Sql Injection’, a seguito dei quali sono stati pubblicati diversi dati sensibili filtrati dai database dell’Aifa e della Croce Rossa Italiana. Unattività, spigenao i tecnici informatici, monitorata con attenzione dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, che “ha acquisito concreti elementi probatori nei confronti del minore ricostruendo lo scenario nel cui ambito ha pianificato, portato a termine e rivendicato tutti gli attacchi, realizzati al fine di sostenere la propria causa ed acquisire sempre maggiore credito da parte dei vertici della comunità hacktivista”. Nel corso delle perquisizioni gli autorità hanno sequestrato diverso materiale informatico, per lo più criptato, che è adesso al vaglio degli investigatori.
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