Di loro non si parla spesso, salvo vederli comparire in qualche fugace servizio televisivo, immobili nelle loro mimetiche, bardati di zaini e cinturoni mentre, con discrezione, vegliano sulla nostra sicurezza in luoghi particolarmente affollati. Sono i nostri ragazzi dellEsercito Italiano, quelli che sentiamo partire verso paesi lontani per garantire pace e civiltà. Il lavoro si svolge nellombra eppure, come spiega questa notizia, la loro è unutilissima presenza, anche umana. E lo hanno dimostrato anche la notte scorsa nella Capitale, trasformandosi addirittura in ostretici per le esigenze incontrate. Intenta nel suo servizio di vigilanza, una pattuglia del 17° reggimento Artiglieria Controaerei, stava presidiando un obiettivo sensibile sul Lungotevere, all’altezza dell’isola Tiberina. Allimprovviso hanno udito delle grida lancinanti, seguite da richiesta daiuto, dalla vicina Piazza San Bartolomeo. Precipitatisi sul luogo, i due militari dell’Esercito dell’operazione Strade Sicure, si sono trovati davanti una donna in procinto di partorire. Senza farsi sopraffare dalla sorpresa e dallemozione, il capo pattuglia si è adoperato per far nascere la bambina, che è venuta al mondo dopo qualche minuto dal soccorso, in perfetta salute e sotto gli occhi increduli di qualche passante. La neonata per alcuni minuti è rimasta tra le mani del militare, in attesa dell’arrivo del personale del 118, che successivamente ha provveduto a recidere il cordone ombelicale della piccola. La donna, visibilmente emozionata e felice per l’esito dell’evento, ha “benedetto” i militari, ringraziandoli di tutto. “Non so neanche io come ho fatto. Non ho neanche figli….”, ha poi raccontato il militare, visibilmente emozionato. La bimba e la madre, trasportate dal personale sanitario al più vicino ospedale, sono in buone condizioni di salute.
M.