(Adnkronos) – E’ in forte crescita a livello globale l’ecosistema Quantum, un settore con un valore stimato di oltre 500 miliardi di dollari a maturità tecnologica, secondo le stime The Boston Consulting Group. In questo contesto, l’Italia ha una grande opportunità di sviluppo ma, secondo i dati dell’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, al momento solo il 14% delle grandi aziende italiane ha avviato una o più sperimentazioni in ambito Quantum Computing. Rimanendo sul fronte nazionale, il governo italiano sta investendo risorse significative nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia quantistica e ha annunciato progetti e programmi di formazione. Nello scorso mese di luglio ha dato il via a un investimento di 320 milioni di euro per tre anni nella tecnologia quantistica attraverso la costituzione del Centro Nazionale su Hpc, Big Data e Quantum Computing, presso il Tecnopolo di Bologna. Il quadro è stato analizzato durante il brainstorming “Quantum computing e Quantum Secure Communications: un’agenda per l’Italia” organizzato da Anitec-Assinform – l’Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (Ict) aderente a Confindustria. Il confronto di Anitec-Assinform, che si è tenuto questo pomeriggio a Roma, ha messo in evidenza le opportunità offerte dalle tecnologie e dalle applicazioni quantistiche alla trasformazione digitale italiana e alla sicurezza delle comunicazioni digitali. Secondo Eleonora Faina, direttrice generale di Anitec-Assinform, per sostenere l’ecosistema Quantum bisogna “pianificare nuove competenze” ed è “indispensabile la collaborazione fra pubblico-privato”.
“L’informatica quantistica rappresenta una grande opportunità per l’Italia, in termini di innovazione tecnologica e crescita economica” ha rilevato la direttrice generale di Anitec-Assinform, Eleonora Faina, in occasione dell’incontro. Faina ha sottolineato che “il Quantum Computing e le Quantum Secure Communication costituiscono infatti al contempo una grande sfida e una grande opportunità per l’Italia, che il Paese è determinato a cogliere anche attraverso i fondi del Pnrr, fondamentali per sviluppare un ecosistema nazionale di ricerca pubblica e privata e costruire un futuro più sostenibile e avanzato dal punto di vista tecnologico”. “Anitec-Assinform, insieme alle imprese associate, – ha detto inoltre la dg- è a disposizione delle Istituzioni per condividere i passaggi strategici dei prossimi mesi affinché l’Italia possa consolidare la filiera quantistica nazionale e competere con gli attori internazionali”. Eleonora Faina ha inoltre evidenziato che “l’ecosistema quantum sarà anche uno dei focus della seconda edizione del rapporto Ricerca e Innovazione Ict in Italia, un comparto che da sempre esprime una delle più alte percentuali della spesa R&S di settore, che presenteremo nei prossimi mesi”.
Nel corso dell’evento organizzato da Anitec-Assinform il ministero dell’Università e della Ricerca ha presentato anche i programmi sulla ricerca e sviluppo in Italia per i prossimi anni nell’ambito dello scenario del Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027 e dell’agenda per il completamento della missione 4 del Pnrr. Inoltre il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha ripercorso le principali iniziative nate dalla collaborazione consolidata tra il mondo accademico e l’industria del settore Ict che operano in Italia. Durante l’incontro sono stati presentati i White Paper ‘Il Quantum Computing a supporto della Trasformazione Digitale Italiana’ e ‘Tecnologie Quantistiche per la sicurezza delle Comunicazioni Digitali’ realizzati da Anitec-Assinform in collaborazione con il Cnr. Gli studi, partendo da uno scenario comune, affrontano distintamente due temi: le peculiarità e le applicazioni in molti dei settori dell’economia nate dalla tecnologia quantum applicata all’It e la next generation riguardo il livello di sicurezza delle comunicazioni digitali. Il pomeriggio di lavori ha compreso la tavola rotonda dal tema “L’ecosistema Italia del Quantum: opportunità, piani di investimento e sviluppo delle competenze” alla quale hanno partecipato esponenti dei principali settori di applicazione delle tecnologie quantistiche del mondo startup, finance, pharma, energia e difesa. Il confronto ha messo in evidenza le opportunità di sviluppo che ciascuno degli attori individua nelle nuove tecnologie quantistiche, le competenze specialistiche indispensabili e gli investimenti necessari per lo sviluppo di una filiera quantistica nazionale competitiva. Anitec-Assinform e il Consiglio Nazionale delle Ricerche sottolineano la necessità di una collaborazione pubblico-privato “più forte” per sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie quantistiche e “massimizzare l’efficienza nell’elaborazione dei big data e la sicurezza dei dati e delle comunicazioni”. Questa collaborazione, hanno osservato l’associazione delle imprese Ict e il maggiore ente pubblico di ricerca “richiederà anche lo sviluppo di nuove competenze e infrastrutture”. In parallelo, la progressione dell’ecosistema Quantum offrirà nuove opportunità per la creazione di sistemi di calcolo avanzati.
Allo stesso tempo il confronto di Anitec-Assinform ha fatto emergere la necessità di rimodulare i programmi didattici per formare nuovi profili professionali in grado di sfruttare queste tecnologie. In particolare, è stato segnalato che saranno richiesti profili come Quantum Scientist, Quantum Engineer, Quantum Developer e specialisti in crittografia e competenze approfondite in ambito Cybersecurity. Non si tratterà soltanto di acquisire nuove competenze, hanno avvertito gli esperti, ma anche di avere un approccio ‘quantistico’ nello sviluppo degli algoritmi di calcolo e nell’analisi dei problemi. Per soddisfare queste richieste, Anitec-Assinform propone alcune politiche chiave, tra cui il completamento della missione 4 del Pnrr per creare centri di competenza dedicati alle tecnologie più all’avanguardia. L’associazione confindustriale per l’Ict propone anche la realizzazione di un’infrastruttura di rete fissa per la Qkd – ad esempio nelle aree metropolitane e nei distretti industriali – e il consolidamento delle attività testing nonché la realizzazione di una rete geografica di distribuzione delle chiavi crittografiche come servizio di sicurezza. Secondo Anitec-Assinform, inoltre, è importante attuare sin da subito le indicazioni previste dalla Misura #22 del Piano di Implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026, che promuove l’uso della crittografia fin dalla fase di progettazione di reti, applicazioni e servizi.