(Adnkronos) – Apre oggi a Roma la mostra
“Quel che viene per restare”,
un percorso emozionale e interdisciplinare – tra arte, design, musica e danza – che per tre giorni anima la sede di Spazio Giallo. Il laboratorio continuo e aperto alla città, nel cuore di Trastevere e fondato da Carolina Levi, celebra un anno di vita e si apre così a nuove storie, e a nuovi protagonisti, nel segno della traccia e dell’impronta, parole chiave che segnano il fil rouge di opere e performance del palinsesto pensato come un’indagine collettiva su un ipotetico nuovo Giardino dell’Eden dentro “un caos meraviglioso”.
Densa di suggestioni, la mostra è ispirata ai versi di John Keats: “O castagno, che fiorisci dalle tue grandi radici, sei tu foglia, fiore o tronco? O corpo che secondi al moto la musica o sguardo che illumini, Da che riconosceranno il danzatore dalla danza?”. L’esposizione è ispirata anche al pensiero di Gio Ponti: “Componiamo spazi e vedute, distribuiamo a piene mani un verde prorompente tra i sassi, non pettiniamolo mai, aggiungiamo quei personaggi meravigliosi che sono gli alberi”. L’idea della mostra nasce e si sviluppa nel tempo, prima di diventare allestimento, incontro dopo incontro, attraverso il dialogo continuo con autori, luoghi e collettivi internazionali, come è nel Dna di Spazio Giallo, luogo votato alla condivisione e alla ricerca della bellezza ed il cui allestimento è curato dallo studio di design italiano di base in Svezia Stamuli LAB.
Nasce così “un racconto dal respiro corale” che mette al centro una selezione pensata e curata di protagonisti assoluti del panorama dell’arte, della danza e del design contemporanei. Nell’ambito della mostra, tra gli altri, Silvia Giambrone interpreta il concept di Quel che viene per restare con le carte da parati Faglie (on consignement Richard Stanton Gallery) che portano il visitatore fuori dalla comfort zone; Ala D’Amico porta in mostra la poetica di un nuovo rapporto tra materia e immagine attraverso le sue serigrafie sperimentali. Partecipa al racconto la storica Litografia Bulla.
Alla mostra partecipano anche il team di Pictalab; Luca Boffi Alberonero che si racconta in un dialogo con la curatrice Emi-lia Giorgi dedicato alla sua ricerca sul colore. Inoltre le performance di danza e musica mettono in scena e raccontano punti di vista che, nella visione di Spazio Giallo, esplicitano l’urgenza di ripensare il dialogo e il rapporto tra gli essere umani e il nostro pianeta.
L’Agenda della mostra prevede questa sera alle 21.15 il talk con Luca Boffi Alberonero, artista profondamente legato a una speciale poetica del colore; alle 22 la performance musicale Flussi di Matilde Sambo a cura di Miniera. Venerdì 5 maggio, alle 20, tocca invece alla danza con la performance Tra, o sulle cose in mezzo – primo studio, di Noemi Piva, a cura di Eleonora Tempesta, performer Sara Chinetti e Noemi Piva. Alle 21.30, è prevista la performance musicale Francesca Heart live Synth + Conch di Francesca Heart a cura di China Wow e, a seguire, una selezione musicale a cura di Roberta Stellato.
Infine sabato 6 maggio alle 18:30 Spazio Giallo incontra la ong Intersos per il talk Un parto sicuro anche in guerra a cui intervengono Chiara De Stefano, coordinatrice della comunicazione di Intersos, e Simona De Santis, del Corriere della Sera, mentre alle 19:30 è prevista la performance musicale Falando de Amor di Manuela Spartà con Alessandro Marzi e Claudio Giovannesi.