“L’Assemblea capitolina ha approvato oggi la delibera con la quale si formalizza il passaggio di proprietà dall’INPS al Comune di Roma di 199 unità immobiliari. Pur condividendo l’obiettivo di incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e far scorrere le graduatorie delle migliaia di persone in attesa di un alloggio popolare, esprimiamo un giudizio molto negativo sull’operazione a cui l’Aula ha dato il via libera, che di fatto autorizza l’acquisto di dieci immobili occupati, in spregio al buon senso e in violazione della legge regionale n. 1 del 2020. Come verranno gestiti questi immobili occupati, ci chiediamo, sul cui prezzo di vendita, tra l’altro, l’Amministrazione ha ottenuto dall’ente previdenziale uno sconto del 30% proprio perché non liberi da vincoli? Sulle occupazioni senza titolo il Campidoglio infatti tentenna”.
“Bene l’approvazione dell’emendamento e dell’ordine del giorno che abbiamo presentato con cui impegniamo il Sindaco e la Giunta a procedere con tempi rapidi all’assegnazione degli immobili acquisiti sulla base delle graduatorie ERP. Ma non basta. Forti dubbi ci sono infatti sullo stato manutentivo degli altri appartamenti che l’Amministrazione sta comprando dall’INPS e che nella maggior parte dei casi non è nemmeno riuscita a visionare. Tanto è vero che anche qui c’è stato uno sconto del 10% sul prezzo di vendita. Un fatto scandaloso. Ai cittadini quindi dobbiamo dirlo chiaro: il Comune di Roma sta comprando dieci immobili occupati e più di altri cento a cui non ha potuto nemmeno accedere per verificarne lo stato. Il tutto per la ‘modica’ cifra di 15 milioni e 600 mila euro. È davvero su queste basi che poggerà il nuovo piano casa?”.
Lo dichiarano Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.
Max