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Roma Capitale, LcR: “Ancora nessuna traccia del contratto decentrato, Campidoglio lascia allo sbando i suoi lavoratori”

In Campidoglio sembra che la tutela dei lavoratori non vada più di moda. Il tempo scorre inesorabile e sul rinnovo del contratto integrativo per i dipendenti capitolini è calato il silenzio più totale.

Un’inerzia che sta diventando sempre più imbarazzante e inspiegabile, dal momento che il contratto nazionale per il pubblico impiego è stato rinnovato diversi mesi fa e molti altri enti, ad eccezione di Roma Capitale, vi si sono già adeguati.

Del resto, la gestione del Personale da parte di questa Amministrazione è sempre stata alquanto discutibile.

Sul versante scuola regna il caos più totale. Non si comprende quante siano le progressioni verticali programmate per il settore e, salvo accorgimenti dell’ultim’ora, ci troveremo nella surreale situazione per la quale ci saranno insegnanti che svolgeranno la stessa attività con stipendi diversi. 

Nessuna notizia, poi, sul fronte amministrativi, in particolar modo per quanto riguarda un settore, quello anagrafico, sottoposto a condizioni di lavoro sempre più improbe a causa di una conclamata carenza d’organico che non permette di far fronte alle crescenti richieste dei cittadini.

Dulcis in fundo, anche la Polizia Locale resta in attesa di notizie rispetto a un nuovo ordinamento professionale, così come permane il forte ritardo anche sul nuovo bando di concorso – le cui assunzioni sono già state rinviate al 2024 – utile a rimpinguare i ranghi di un Corpo oramai ridotto all’osso

Auspichiamo che il Campidoglio, dopo quasi due anni di nulla, inizi finalmente a tutelare i propri dipendenti in maniera concreta e tangibile, partendo proprio dal rinnovo di un contratto integrativo di cui, ad oggi, non vi è ancora alcuna traccia

Lo dichiara, in una nota, l’ex assessore al Personale e capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.

Max