(Adnkronos) – Un referendum contro l’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia? “No, non firmerò alcun referendum. Io sono per l’aiuto all’Ucraina. Bisogna fermare in qualche modo questa guerra, ma non certo con la resa. La resa è più pericolosa della guerra”. E’ l’opinione di Dacia Maraini che, all’Adnkronos, esprime il suo punto di vista sul referendum contro l’invio di armi in Ucraina, lanciato qualche giorno fa e che ha già ricevuto, in pochi giorni, migliaia di adesioni.
“Tutti vogliono la pace, perfino Putin parla di pace, ma alle condizioni sue -è l’analisi di Maraini- Se non mandiamo le armi all’Ucraina, l’Ucraina viene fagocitata da Putin, e questo è un pericolo ancora peggiore. Infatti non è un caso che i Paesi confinanti vogliano entrare nella Nato, perché si sentono minacciati, perché Putin in questo momento vuole allargare il suo un impero”. E di fronte al pericolo dello scoppio di una terza guerra mondiale, la scrittrice osserva: “Non credo ci sia questo pericolo, perché non credo che Putin sia in condizioni di vincere una guerra mondiale. Non conviene a nessuno farla”.
La Maraini sottolinea: “Io non voglio la guerra, figuriamoci, sono stata in un campo di concentramento, non sono una guerrafondaia…. ma penso che cedere a Putin l’Ucraina sia peggio che inviare armi”. Sul ruolo di mediazione da parte dell’Italia, aggiunge: “L’Italia dovrebbe mediare? L’Italia conta pochissimo. Semmai l’Europa, che ha fatto di tutto, da Macron in poi, ma Putin non vuole trattare. Sono d’accordo che si debba fare di tutto, ma non cedere. Dare tutto in mano a Putin sarebbe rovinoso”.