Sono in tutto 19, tra dirigenti e funzionari dell’Anas e imprenditori titolari di appalti di opere pubbliche di primaria importanza, le persone finite in manette dopo un’indagine da parte della Guardia di Finanza, che ha portato alla luce episodi di corruzione per gli appalti Anas.
L’operazione, Dama nera 2, ha visto mobilitati più di 250 uomini del corpo militare, oltre 50 perquisizioni e 36 indagati.
Un marciume diffuso all’interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti così viene descritta la situazione di corruzione sistematica dal gip del tribunale di Roma.
Coinvolto nell’indagine anche un deputato, Marco Martinelli, del partito Forza Italia, a cui sono stati ipotizzati i reati di turbativa d’asta e corruzione.
In particolare al deputato si contesta d’essere intervenuto nell’appalto riguardante la strada centrale sicula statale 117 e e quello per Nicosia Nord. Per questo suo intervento avrebbe ricevuto 10mila euro nonché la promessa di un ulteriore somma di denaro di 270mila euro che avrebbe poi suddiviso con due dei principali imputati. Uno dei due imputati è Antonella Accroglianò soprannominata la Dama Nera, già arrestata lo scorso ottobre con i primi provvedimenti restrittivi legati all’inchiesta Anas. Riconosciuta come la figura centrale di un sistema illecito, grazie al suo ruolo che ricopriva all’epoca, di dirigente responsabile del Coordinamento Tecnico Amministrativo di Anas spa, la Accrogliano’ ha deciso di collaborare con i magistrati e raccontare come funzionava il giro di ’mazzette’.